Cesena
5 Giugno 2005 - Assemblea generale CELEBRATI I 14 ANNI DELL’ASAPS, LA CASA DI QUANTI IN DIVISA O SENZA, HANNO VERAMENTE A CUORE LA SICUREZZA SULLE NOSTRE STRADE. |
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(ASAPS)
CESENA – È ancora una volta il CAPS di Cesena a fare da cornice
all’assemblea nazionale della nostra associazione, l’occasione
annuale per fare il punto della situazione, per spiegare ai delegati la
strategia operativa nell’immediato e per approvare il bilancio consuntivo
e quello preventivo. Si è parlato anche della nostra rivista Il
Centauro, del notiziario e del sito internet, sul quale sono stati spesso
anticipati gli argomenti trattati a fondo sulla rivista della sicurezza
stradale e descritti gli impegni affrontati nell’ultimo semestre.
Da evidenziare, purtroppo, l’assenza della direzione del CAPS, che
non è intervenuto ai lavori con alcuna rappresentanza. Pazienza.
In ogni caso,
la giornata – resa vivacissima dai Benacchio Boys, (il mitico
referente Sandro Benacchio di Palmanova) arrivati in gran numero dalla
provincia di Udine, ma anche dall’Abruzzo con Ezio Di Berardino,
dal Molise (accompagnati da Pasquale Fuschetto), da Benevento con il nostro
Mario Marciello e da Reggio Emilia (con “capo carovana” Roberto
Rocchi), è stata aperta da Ernesto Forino, vice presidente,
che ha letto, davanti a 350 persone, il messaggio di saluto del direttore
del Servizio Polizia Stradale, Antonio Giannella, e degli altri invitati
che non erano potuti intervenire. Subito
dopo ha preso la parola il presidente Giordano Biserni, che come
al solito si è accollato l’onere di raccontare le ultime fatiche
dell’Asaps, giunta ormai a 14 anni di vita: 14 anni di cammino a
fianco della Polizia Stradale, che oggi ne conta 58, non sono pochi, e
comunque vada l’esperienza del sodalizio – lentamente evolutasi
in uno dei più autorevoli organi tecnici di sicurezza stradale
(e non solo) – resterà impressa a lungo nella storia della
Specialità.
Dai 16 fondatori, si è arrivati oggi a 25mila soci che la compongono
e che vestono ogni tipo di divisa (tanti anche gli amici della Polizia
Municipale e delle Polizie Provinciali), ma che in maniera estremamente
considerevole provengono dal mondo cosiddetto “civile”, quello
dei cittadini che compongono le frange più disparate del tessuto
sociale, ma che hanno a cuore la sicurezza sulle strade.
“E l’Asaps – ha sottolineato Biserni nel proprio intervento
– è riuscita in tutti questi anni a scongiurare la soppressione
dei distaccamenti, l’accorpamento dei compartimenti ed è risultata
essere determinante nell’impedire lo svilimento della professione,
ma soprattutto ha contribuito a riportare in alto la sicurezza stradale
nell’agenda politica di questo Paese”. Una mission che è
sfociata sempre più spesso nell’impegno sociale per la sicurezza
stradale, iniziato con l’ottenimento della numerazione dei cavalcavia
(all’indomani del fenomeno dei lanci killer) di tutte le strade ed
autostrade, proseguito con la denuncia del fenomeno delle stragi del sabato
sera e della disinvoltura nel consumo dell’alcol alla guida.
Un impegno
proseguito nella denuncia delle stranezze e ritardi dei numeri che costruiscono
le statistiche della sinistrosità, nel sollecitare un impegno forte
e professionale per il controllo del trasporto pesante, delle merci pericolose.
Uno voce forte e costante contro la pirateria stradale, contro le gare
automobilistiche e la celebrazione della velocità, una dea al cui
altare vengono sacrificate troppe vite. Un impegno costruttivo proseguito
nelle scuole, fra i giovani “Un cammino gravoso che non potremmo
onorare – ha spiegato il presidente – senza uno staff come quello
forlivese, che ha sempre fornito un supporto incredibile, con costanza
e tenacia, fin dalla fondazione”.
Il “Capo” dell’Asaps non ha mancato di ricordare le alleanze
strette fin dalla prima ora (che continuano anche oggi) e quelle di più
recente costituzione: ha parlato di Sicurstrada e della Fondazione Cesar,
“…che hanno dato concretezza alle nostre idee…che ci hanno
sostenuto e accompagnato in questo lungo cammino, in una crescente sinergia:
Un osservatorio che ci ha permesso di confrontarci con le idee degli altri,
del mondo che si attiva per la sicurezza, come quello di Sicurstrada,
senza indossare una divisa”, del rapporto sempre più stretto
con l’EGAF, “… la più autorevole voce nella cultura
professionale, una voce che si distingue sempre per serietà e qualità,
gestita con tenacia e lungimiranza dal dr.Claudio Bandini e che nell’immediato
futuro gestirà l’approvvigionamento di tutti i nostri soci
sburocratizzando l’associazione dal gravoso compito delle spedizioni
dei testi…”, fino all’ultima intesa, sottoscritta con la
3M, “…un gigante mondiale della sicurezza stradale, che ha scelto
di collaborare con noi nella formazione e nella diffusione dei propri
argomenti tecnici…” Con la 3M è iniziato un percorso
itinerante per portare un contributo di conoscenze ed esperienze sui temi
della strada, della segnaletica, della cantieristica. Una efficace somma
di qualità quella fra Asaps e 3M, molto apprezzata da chi ha partecipato
agli incontri. Ecco dunque, che l’associazione è diventata
– sempre più – anche un organo di cultura professionale,
che sa guardare anche fuori casa, che vuole confrontarsi con portatori
di esperienze diverse. Con loro l’Asaps ha diffuso senza soluzione
di continuità tutto il sapere e lo scibile in materia ai propri
soci, soprattutto quelli che con qualsiasi divisa e con casco o cappello
in testa, operano sulla strada e per la sicurezza della gente. Un’esperienza
inedita, in Italia, che ha fatto la differenza: siamo ben lontani dall’essere
un’associazione nostalgica: senza divisa sociale, senza il veto dell’appartenenza,
qui si è scelto di imparare e di insegnare, ottenendo come naturale
conseguenza la trasformazione in “opinion leader” di settore.
All’indomani di ogni evento che abbia un collegamento con la strada,
la voce dell’Asaps viene immediatamente richiesta. Forse
questo è alla base di una sottile invidia che cogliamo spesso in
chi – operando per la stessa causa – continua a far finta di
essere il solo o semplicemente il più bravo. Oggi l’Asaps
con i suoi 14 anni di vita e grande vigore è la risposta alle cassandre
che la volevano già dal 1991 con breve respiro. Mai auspicio fu
più sbagliato! La continuità è garantita ormai da
3 lustri dall’Asaps, che si è guadagnata sul campo stima e
rispetto anche da parte di tutte le forze di polizia che sudano e rischiano
sull’asfalto, spesso umiliate dai tifosi da curva sud della velocità,
della violazione delle regole come vera regola, quelli che chiedono la
presenza della polizia per i soprusi degli altri e spesso corrono dal
giudice di pace con puerili argomenti quando la sanzione li riguarda da
vicino. Tanta la stima e la solidarietà raccolte invece dai comuni
cittadini, dai genitori che pensano ai rischi dei loro figli sulla strada,
dal mondo della scuola al quale l’Asaps offre il suo costante contributo
di conoscenze ed esperienze, dagli amici della Protezione Civile. Oggi
con l’ingresso nella Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale,
e in altri importanti organismi di settore, l’Asaps incrementa il
suo ricco patrimonio di credibilità e stima da parte dell’opinione
pubblica.
Parlando del futuro, Biserni ha spiegato come, nei prossimi mesi, la struttura affiderà tutta la distribuzione del materiale all’EGAF. Saranno rinnovate modalità di adesione e di ricezione della documentazione, mentre resterà invariata la quota sociale di 15 euro per il 2006, di cui oltre 10 immediatamente restituiti in materiale professionale e copertura assicurativa, mentre i restanti 5 sono investiti in ricerca tecnica e documentale. L’evoluzione dell’Asaps continua! “Per il futuro – ha rivelato Biserni – noi pensiamo ad una sorta di agenzia, ad una prospettiva che non deve distruggere quello che abbiamo creato. Noi non siamo un’azienda o un’associazione di vittime, né tanto meno un’organizzazione governativa. Siamo obbligati a crescere e non possiamo permetterci di tornare sotto i 25mila soci. Abbiamo sempre scelto di fare utilità, e non utili, ma se cala la nostra qualità verranno meno le condizioni che ci siamo imposti per la nostra esistenza”. Biserni ha poi spiegato come con sito internet e rivista, l’Asaps sia divenuta un punto di riferimento anche per università e media. Basti pensare che moltissimi laureati hanno lavorato alle loro tesi insieme a noi, abbiamo frequenti contatti con facoltà universitarie e abbiamo ormai raggiunto ampi consensi anche in territori finora inesplorati, come tra i motociclisti, senza dimenticare la vox sulla questione patente a punti o sulla querelle sui 150 all’ora, o il contributo a dibattiti come quelli sulla paventata grazia a Vallanzasca ( su cui siamo nettamente contrari) od a quella richiesta per Ivan Liggi (su cui siamo invece favorevoli). Impegni continui, come quello per i nostri caduti (sono stati ricordati quelli della Stradale come le ultime vittime del dovere: Mario Palombi e Marino Pomentale, della Polizia di Stato come Davide Turazza e Giuseppe Cimarrusti, tutti i componenti del gruppo volo recentemente caduti in mare, di tutte le forze di polizia, da Nicola Calipari al Carabiniere Alessandro Giorgioni a Federica Barbero della PM di Savona). Impegno costante anche sul versante dell’analisi e della proposta sulla cifra della sicurezza stradale che alla fine ci ha fatto chiamare ancora una volta alla Camera ed al Senato della Repubblica per un’audizione. Sono sempre più frequenti le consultazioni dell’Asaps per proposte o integrazioni sulle leggi della strada. Non a caso il presidente è spesso ospite di trasmissioni radiofoniche dove vengono trattate rubriche sulla sicurezza stradale, dalla tradizionale “Italia istruzioni per l’uso” condotta da Emanuela Falcetti, alle rubriche di Radio24, RDS, RTL. Frequentissime anche le consulenze offerte a prestigiose testate giornalistiche dai quotidiani ai mensili di settore. Al termine del proprio intervento, Biserni ha ricevuto gli elogi personali dei suoi vice Ernesto Forino e Francesco Corvino. Poi, la parola è passata a Lorenzo Borselli, che ha relazionato sullo stato del sito internet – che oggi riceve una media di 3.300 visite al giorno, con circa 10 - 15mila pagine visionate nell’arco delle 24 ore – illustrando la strategia che ne ha triplicato l’audience (anche da parte di visitatori illustri e istituzionali) negli ultimi 24 mesi. “Oggi il sito internet asaps.it – ha detto Borselli – non è solo il nostro sito. È semplicemente il portale italiano della sicurezza stradale, l’unico in Italia e uno dei pochi in Europa, che riporta notizie quotidiane sulla sicurezza stradale nel mondo. Abbiamo continui aggiornamenti da tutti i paesi di area linguistica spagnola, francese e inglese, mentre ci stiamo attrezzando per quelli tedeschi. Di certo, ogni giorno siamo analizzati da istituzioni pubbliche italiane e straniere, e la quantità di dati di cui disponiamo è a dir poco impressionante. Chiunque voglia apprendere qualcosa sulla sicurezza stradale, deve passare da qui”. Alla fine, dopo l’approvazione del bilancio, pranzo presso la mensa dell’istituto e poi, manco a dirlo, imbottigliati nel traffico in strada. Strada per la quale da anni lottiamo per renderla più sicura; per renderla più scorrevole serviranno invece molti anni e molti investimenti. Lo ha detto anche il Ministro Lunardi. (ASAPS).
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