La sicurezza stradale? Sui media non esiste...
Una maxi Indagine (commissionata da TIM a Vidierre) svolta sul macro-argomento “sicurezza stradale”, aggregatore di relativi temi specifici (ad es. incidenti stradali, codice della strada, campagne di sicurezza stradale, etc) denuncia con forza che il tema della sicurezza stradale di fatto non esiste.
La campagna Tim e Ducati
Qui si scopre infatti che la sicurezza stradale occupa, sui media italiani ed europei, uno spazio ridicolo. In Italia, lo 0,03% del palinsesto tv, lo 0,11% della carta stampata, lo 0,02% del palinsesto radio. Percentuali modeste ma comunque significative: 26’’ al giorno per emittente tv (circa lo spazio di uno spot), 17’’ al giorno per emittente radio e 0,19 articoli per testata (cioè più di uno a settimana).
Ben più ridotto è invece lo spazio che ogni giorno la sicurezza stradale occupa sul web (1 articolo ogni
333.000) e ancor più sui social media (1 post o commento ogni 500.000), segno che questo argomento non passa dai media tradizionali, dove la comunicazione è verticale e unidirezionale, ai media digitali, dove le persone discutono e condividono pensieri e preoccupazioni quotidiane.
La sicurezza stradale in Italia occupa infatti, fra gli argomenti più trattati dai media, il 73° posto in
tv, il 64° sulla stampa, l’82° sulla radio, per poi scivolare al 202° posto sul web e al 336° posto sui social network.
In Europa la situazione è leggermente migliore sui media tradizionali, ma soprattutto sul web (1 articolo ogni 100.000 cioè il triplo dell’Italia) e sui social network (1 post/commento ogni 100.000 cioè il quintuplo dell’Italia), segno che l’argomento “sicurezza stradale” oltralpe ottiene più riscontri che nel nostro Paese.