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Notizie brevi 10/06/2005

Incendio Frejus: al via i lavori e piano d’emergenza /Ansa Lunardi incontra politici valdostani, lunedì collega francese.

da "Ansa"
Incendio Frejus: al via i lavori e piano d’emergenza /Ansa Lunardi incontra politici valdostani, lunedì collega francese.
(ANSA) - ROMA, 9 GIU - C’e’ un tavolo presso l’Anas con un compito preciso e circoscritto: definire entro le prossime 48 ore un piano trasportistico d’emergenza, su rotaie e su gomma, per tutto il flusso di traffico che riguarda l’arco alpino occidentale . E’ uno degli impegni annunciati oggi dal ministro delle Infrastrutture alla delegazione di politici valdostani guidati dal presidente della Regione, Perrin, per una valutazione approfondita sulle conseguenze della chiusura del traforo del Frejus. L’emergenza trasporti e’ tutta nelle cifre della giornata di ieri: nell’arco delle 24 ore sono transitati circa 4.300 mezzi pesanti sotto il Monte Bianco. Le risposte fornite da Lunardi sono state giudicate ’’importanti’’ dai suoi interlocutori valligiani, preoccupati dal forte impatto che l’improvvisa impennata del traffico pesante, dirottato sul tunnel del Monte Bianco, minaccia di avere sull’ambiente ma anche sull’economia turistica della Regione.
Una prima schiarita sui tempi di riattivazione del traforo e’ venuta stamani dalla procura francese di Albertville, che indaga sul rogo per competenza territoriale. I magistrati d’oltralpe hanno infatti deciso di sbloccare la galleria, avendo eseguito i rilievi necessari ai fini dell’inchiesta: questo significa che i lavori di ripristino possono iniziare in tempi relativamente rapidi. Lunardi si e’ spinto a pronosticare in due o tre mesi al massimo il tempo necessario per riaprire il traforo. Addirittura potrebbe essere riaperto entro fine luglio ’’ma questa notizia - ha subito precisato Lunardi - va presa con il beneficio di inventario anche se mi auguro che corrisponda a realta’ ’’. Il ministro discutera’ con il suo omologo francese, lunedi’ prossimo, il piano trasportistico d’emergenza la cui riuscita e’ in parte legata all’assunzione di misure analoghe sul versante francese.
L’incremento esponenziale del traffico registrato ieri sotto il Bianco trova una parziale spiegazione nel fatto che il mercoledi’ e’ di solito il giorno della settimana di piu’ intenso traffico commerciale ai valichi di attraversamento alpino. Il confronto con i dati statistici del mese di maggio conferma che circa 2/3 dei veicoli pesanti che abitualmente utilizzavano il traforo del Frejus si e’ indirizzato sull’itinerario del Monte Bianco, mentre circa 1/3 ha scelto itinerari alternativi. Nessuna variazione significativa si segnala per quanto riguarda il traffico di veicoli leggeri. Sul fronte giudiziario e’ da registrare un esposto presentato dall’associazione Pro Natura alla procura di Torino. L’associazione affaccia un sospetto sulla natura dolosa dell’incidente che ha provocato due morti. Mario Cavagna Bontosi ed Emilio Delmastro, rappresentanti di Pro Natura, lanciano l’ipotesi che qualcuno abbia manomesso il camion che ha preso fuoco una volta imboccato il tunnel dal lato francese: un’azione che potrebbe essere stata effettuata all’insaputa del conducente e approfittando ’’della mancata operativita’ del portale per la segnalazione dei principi di incendio, di cui era in corso l’installazione a quattro anni dalla sua entrata in funzione nel versante italiano’’. Nell’esposto si afferma che dopo l’incendio ’’la lobby di promozione’’ della linea ferroviaria ad alta velocita’ Torino-Lione si e’ ’’attivata immediatamente per sfruttare l’incidente per ottenere l’approvazione’’ del progetto, e si sottolinea una ’’incredibile coincidenza’’: lo stesso giorno, il 4 giugno, si era tenuta, a Venaus, una manifestazione di protesta contro la Torino-Lione alla quale avevano preso parte trentamila persone.(ANSA).

 


Venerdì, 10 Giugno 2005
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