Intanto
perché questo provvedimento? Per accontentare forse i tifosi
della velocità dopo che si è dato un giro di vite con
il giustissimo provvedimento della patente a punti, che pur sta dando
qualche buon risultato.
Sarebbero anche più di 150 i motivi per dire no ai 150, ma per
rispetto della sintesi ci soffermiamo solo su alcuni.
- Nessun Paese dell’Ue ha sentito questa esigenza, anzi l’Italia
sarà il solo ad adottare questo nuovo limite, proprio mentre
vari studi nell’ambito della comunità sottolineano come
una riduzione della velocità media di 5 km nelle strade
extraurbane e autostrade, da solo farebbe diminuire la mortalità
in Europa di circa 10.000 vittime.
- Il limite viene adottato proprio in un Paese come l’Italia che
negli ultimi 5 anni ha fatto segnare le peggiori performances in termini
di risultati per la sicurezza stradale.
- L’annuncio della prossima adozione del provvedimento in
alcuni tratti è stato dato proprio alla vigilia del 7 aprile,
giornata mondiale della sicurezza stradale , così come indicato
dall’OMS, che ha a sua volta sottolineato in quei giorni che la
velocità rimane il fattore di rischio principale sulle strade.
Cosa più inopportuna non si poteva fare.
- Non può essere invocata la qualità delle strade, giudicate
migliori rispetto al passato. Le autostrade italiane, anche quelle a
3 corsie, risulta siano state costruite per una velocità massima
ideale di 140 km/h. Altri paesi dell’Ue hanno una rete stradale
ben migliore della nostra e non pensano neppure lontanamente di elevare
i limiti. Negli stessi USA con autostrade a 4 -6 corsie e cilindrate
medie di 2.500-3.000 cc, si accontentano di limiti che sono mediamente
di 56 miglia.
- Non può essere invocata la migliore qualità dei veicoli.
Intanto il nostro parco veicolare e mediamente più vecchio di
quello di molti altri paesi che comunque non adottano il provvedimento.
Poi dipende da chi conduce il veicolo. Una superberlina, superaccessoriata
darà le stesse garanzie se condotta da un uomo di 30 anni con
un tempo di reazione inferiore a un secondo o se condotta da un anziano
con un tempo di reazione di un secondo e mezzo?
- L’effetto psicologico di traino (negativo) sarà deleterio
anche per tutte le altre strade.
- Il nuovo limite consentirà di viaggiare fino a 200 km/h
senza sanzioni di rilievo e senza ritiro di patente fino a 201 km/h.
La “terribile” sanzione sarà di appena 137,55 euro
e 2 punticini per la patente, esattamente gli stessi previsti per
chi non indosserà il giubbotto retroriflettente mentre posiziona
il triangolo per cambiare una gomma. Risibile.
- Poiché saranno competenti a adottare la decisione finale le
concessionarie autostradali, potrebbero verificarsi decisioni a macchia
di leopardo, magari con difformi provvedimenti fra concessionario e
concessionario, lungo la stessa direttrice autostradale, insomma una
sorta di federalismo autostradale.
- Qualcuno dovrebbe poi ricordare che a 130 km/h, con un normale tempo
di reazione serviranno circa 135 metri, compreso lo spazio di
frenata, per fermarsi. A 150 km/h di metri ne serviranno complessivamente
175, ben 40 in più.
- Si deve quindi dedurre che, volendo rispettare e far rispettare le
regole, le distanze di sicurezza dovranno aumentare notevolmente.
- Si deve poi considerare che delle 3 corsie quella di destra rimarrà,
ovviamente, sempre occupata dai veicoli lenti pesanti. Si potrà
cosi realizzare che quando un autotreno o un pullman si porranno in
sorpasso alla velocità massima per loro prevista rispettivamente
di 80 e 100 km/h, resterà libera come già accade oggi,
per alcuni tratti, la sola terza corsia di sorpasso, una sorta di imbuto
dove andranno ad inserirsi due correnti di traffico, una dei nuovi 150isti
(quelli che prima viaggiavano regolarmente a 130 che si adegueranno
al nuovo limite legale) la seconda di quelli che già oggi
viaggiano regolarmente a 170-180 che si adegueranno ai 200
data la quasi impunità.
- Il guadagno di tempo, a percorrere le brevi tratte con il nuovo limite,
sarà assolutamente minimo, irrilevante rispetto al viaggio affrontato.
Il maggior rischio sarà assolutamente rilevante.
- I 150 sono semplicemente una deplorevole valvola di sfogo in un
sistema stradale pericoloso e ormai collassato anche nella rete
autostradale, nel quale non è importante tanto arrivare
prima, ma semplicemente arrivare. E’ un concetto così
semplice da apparire banale.
Forlì, 19 aprile 2004.