Ormai è
chiaro che le potenti lobby dell’interesse notturno non la faranno mai
passare. Dovremo rassegnarci a spostare la battaglia per la sicurezza
solo fuori dai locali, trasferendo il peso del controllo e delle verifiche
sulle spalle delle forze di polizia.
Ognuno a questo punto si assuma le proprie responsabilità, anche
morali, davanti alla società e alle famiglie dei ragazzi.
Dai banchi del Parlamento è emersa da tutti i settori la richiesta
di maggiori controlli sulle strade, bene. Intanto si potrebbe cominciare
col ripianamento dell’organico della Polizia Stradale carente di 1500
agenti da oltre 10 anni di cui tanto si parla, ma che resta sempre tale.
Rimane il fatto che i servizi delle forze dell’ordine sulle statali
e provinciali di notte, nei fine settimana, sono ancora assolutamente insufficienti.
Sarebbe opportuno ricordare anche che se è vero che ognuno deve
essere libero di andare a letto quanto vuole, ognuno deve essere anche
garantito al massimo da uno scontro in auto con un ebbro assonnato,
per il quale non ha assolutamente responsabilità.
Ancora una volta si è scelto un profilo basso. Difficilmente da
questa legge arriverà un contributo sostanziale alla diminuzione
delle vittime della strada.
La conta del lunedì continua.