Sinistri rc auto, Ivass: conciliazione poco usata
La conciliazione paritetica per i sinistri rc auto va potenziata, perché fino a oggi – nonostante la procedura abbia dimostrato in altri campi di funzionare adeguatamente – il dato che emerge non è affatto esaltante: durante il 2013 e nei primi 8 mesi di quest’anno la conciliazione è stata attivata solo in 180 casi, a fronte di 3 milioni di sinistri, di cui il 10% si trasforma in contenzioso. Per questo al centro di un incontro fra Istituto per la vigilanza assicurazioni (Ivass), Ania e associazioni dei consumatori c’è stata l’esigenza di rafforzare l’uso della conciliazione.
“Ivass, Ania e le Associazioni dei consumatori ritengono necessario rafforzare il funzionamento e l’efficacia dell’istituto della Conciliazione Paritetica per i sinistri rc auto, pur riconoscendo la validità del complessivo impianto della procedura e del relativo processo informatico di supporto – così come definiti dalle Associazioni dei consumatori e dall’Associazione delle imprese di assicurazione”: è quanto si legge in una nota relativa all’incontro che si è svolto presso l’Istituto con le associazioni dei consumatori (hanno partecipato ACU, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codici, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori) cui si è aggiunta l’Ania nella parte della riunione dedicata alla conciliazione. “La discussione sulla Conciliazione si è incentrata sulle cause del limitato ricorso alla procedura di conciliazione – riconducibili essenzialmente alla scarsa conoscenza dell’istituto da parte dei consumatori e ai comportamenti prevalentemente da loro assunti – e sulle possibili azioni da intraprendere per promuoverne lo sviluppo. Nel corso del 2013 e nei primi otto mesi del 2014 la procedura è stata attivata solo in 180 casi, a fronte di 3 milioni di sinistri, il 10% circa dei quali si trasforma in contenzioso”, informa l’Ivass, che ha suggerito un paio di interventi per rafforzare la conoscenza della conciliazione fra gli assicurati.
L’Ivass suggerisce in primo luogo di rafforzare l’informazione verso l’utenza consegnando all’assicurato, già al momento della stipula della polizza assicurativa, un foglio illustrativo che spieghi in modo sintetico la procedura di conciliazione e le sue modalità operative. Il secondo intervento suggerito dall’Ivass è di agevolare le modalità di accesso alla conciliazione: “Fermo restando la possibilità degli assicurati di rivolgersi direttamente all’Associazione dei consumatori per l’inoltro delle richieste, si è proposto di coinvolgere nella fase di raccolta delle richieste anche le imprese, che provvederebbero poi a trasmetterle alle Associazioni cui l’utente ritiene di conferire il mandato”. Questo dovrebbe permettere di far circolare maggiormente l’informazione sulle conciliazioni, dando la possibilità di sfruttare la rete distributiva delle imprese. Altre proposte riguardano la possibilità di far specializzare il personale delle associazioni dei consumatori dedicato alla gestione delle controversie, individuando magari delle figure che si dedichino a tale attività in modo continuato.
Le proposte sono state valutate positivamente da Ania e dalle associazioni dei consumatori, che saranno chiamate a esprimersi su queste linee d’azione in un documento più dettagliato sul quale l’Ivass è al lavoro. Durante l’incontro, l’Ivass ha inoltre raccolto le valutazioni positive delle associazioni dei consumatori nei confronti dell’indagine “Sei assicurato e forse non lo sai”, relativa alle polizze vendute in abbinamento a prodotti e servizi di natura non assicurativa, pubblicata a luglio, da cui emerge che circa 15 milioni di persone potrebbero essere assicurate a loro insaputa e non essere quindi in grado di sfruttare la polizza in caso di bisogno. Presto infine saranno pubblicato i risultati dell’indagine fatta dall’Ivass sui siti di comparazione, per verificarne il grado di correttezza e trasparenza.