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Notizie brevi 24/10/2014

Folle inseguimento in autostrada, arrestati 4 "Diabolik" palermitani

Una spericolata fuga di 50 chilometri, dallo svincolo di Scillato alla rotonda di via Oreto. Dopo la perqusizione sono stati trovati in possesso di fiamme ossidriche, passamontagna e "jammer". Indagini per scoprire l'eventuale coinvolgimento in un colpo nel catanese
Le immagini degli arresti

Rocambolesco inseguimento dallo svincolo di Scillato alla rotonda di via Oreto. Polizia e carabinieri di Cefalù sono riusciti ad arrestare quattro pluripregiudicati palermitani, Francesco Castelli (33 anni), Giacinto Grimaldi (37), Massimiliano Fiore (31) e il ventiduenne D.M.P., ritenuti responsabili dei reato di resistenza a pubblico ufficiale, porto di strumenti atti allo scasso e ricettazione. I quattro sono stati bloccati dopo una fuga a folle velocità di oltre 50 chilometri. Le forze dell'ordine indagano per accertare il loro eventuale coinvolgimento in un furto avvenuto nel catanese (GUARDA IL VIDEO).

La vettura degli arresti, una Bmw di grossa cilindrata, è stata vista sfrecciare dagli agenti sulla A19. Dopo avergli intimato di fermarsi per un controllo, il conducente del mezzo ha spinto il piede sull'acceleratore in direzione Palermo, riuscendo a giungere sino in viale Regione siciliana. A sbarrargli la strada una serie di volanti di polizia e gazzelle dei carabinieri, inviate in ausilio dalla Questura di Palermo. Una volta circondata la vettura i quattro palermitani sono stati catturati ed arrestati. A seguito della perquisizione personale, veicolare e domiciliare, i fuggiaschi sono stati trovati in possesso di un vero e proprio arsenale. Strumenti per lo scasso, fiamme ossidriche e passamontagna ed anche un "jammer". E proprio quest'ultimo ha attirato l'attenzione degli investigatori.

Si tratta di un apparecchio di ultima generazione che inibisce ai telefoni cellulare la ricezione o la trasmissione di segnali, così da neutralizzarne le funzioni ed impedendo i lanciare la richiesta d'intervento alle forze dell'ordine. Le indagini si sono estese sino a Biancavilla, in provincia di Catania, "zona dalla quale - fanno sapere dalla Questura - i malviventi si sarebbero immessi sulla A19. Nella provincia catanese è stato compiuto un grosso furto presso una tabaccheria, la cui vetrina era stata sfondata con un ariete". Proseguono le investigazioni per trovare elementi utili che possano accertare il loro coinvolgimento nel colpo. L'autorità giudiziaria ha convalidato l'arresto di tre dei malviventi, poi finiti in carcere, mentre per D.M.P. è stato disposto l'obbligo di dimora (in basso le foto degli arrestati e la refurtiva).

 

da palermotoday.it

 


 

 

E anche questi trascorreranno il fine settimana nell’albergo “statale”. Polizia e Carabinieri gli hanno interrotto la gita. (ASAPS)

 

 

 

 

 

 

 

  

Venerdì, 24 Ottobre 2014
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