Accendere e fumare una sigaretta mentre si guida è pericoloso
quanto l’uso del telefonino e per questo bisogna prendere
provvedimenti. Da questo presupposto parte la nuova campagna contro
il fumo in auto del vicesindaco leghista di Treviso Giancarlo
Gentilini che chiede provvedimenti a favore della sicurezza, attraverso
una lettera inviata, tra gli altri, ai Ministri Pietro Lunardi
(Trasporti), Giuseppe Pisanu (Interno e Francesco Storace (Salute).
Nella missiva, Gentilini vuole sottoporre un aspetto che a suo
avviso “incide, durante la guida, sulla sicurezza stradale
alla stessa stregua dell’uso dei telefoni cellulari”. “Mi
riferisco – si legge – alla diffusissima abitudine di
molti automobilisti di fumare mentre circolano: infatti sia al
momento dell’accensione e dello spegnimento della sigaretta,
sia la fase più prolungata dell’aspirazione, comportano
il disimpegno di una mano dall’impugnatura del volante e
quindi un assetto di guida non conforme ai dettami della sicurezza,
così come sanciti nella normativa in materia”. Sotto
accusa da parte di Gentilini anche il fatto che i mozziconi, accesi,
vengono lanciati dal finestrino e il fatto che il fumo irrita
gli occhi, provoca tosse; tutti elementi che possono distrarre
il guidatore. “Formulo pertanto la proposta – avverte
Gentilini - che venga esteso anche al fumo lo stesso divieto già
operante per l’uso dei telefonini cellulari, proprio in considerazione
della stretta analogia oggettivamente esistente tra le due fattispecie”.
In un poscritto, Gentilini annuncia l’intenzione di “stroncare,
se possibile, lo svuotamento dei portacenere delle auto nei parcheggi
ed in altri luoghi, perché tale comportamento rende schifosamente
sporchi gli spazi pubblici stessi.