Traffico di auto di lusso rubate da Roma all'est Europa: sgominata banda
Rubavano auto di lusso nella Capitale le 'ripulivano' attraverso officine ed autodemolitori compiacenti e poi le rivendevano nel mercato nero dell'Est Europa. Questo quanto emerso a conclusione di un’articolata attività investigativa convenzionalmente denominata “Supercar”, coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, dottor Michele Nardi.
BANDA ORGANIZZATA - Per questo i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 persone: un italiano di 37 anni e tre cittadini polacchi di età compresa tra i 40 e i 50 anni, ritenuti di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di numerosi furti di autovetture di grossa cilindrata (prevalentemente Suv di marche prestigiose tra cui Porsche, Mercedes, Land Rover e Toyota). La banda si dedicava poi alla loro successiva introduzione nel circuito di ricettazione e riciclaggio gestito da terze persone, indagate e denunciate a piede libero.
DICEMBRE 2013 - L’indagine è iniziata nel dicembre del 2013, quando uno degli appartenenti al gruppo venne arrestato per il furto di una Porsche Cayenne messo a segno nel quartiere Parioli e si è conclusa con la disarticolazione dell’intera rete criminale grazie agli ultimi arresti eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale.
COMMITTENTE DEL GRUPPO - Le indagini dei Carabinieri hanno evidenziato come il 37enne italiano era il committente del gruppo, cioè colui che individuava le autovetture da rubare (per modello, colore e talvolta cilindrata), dando mandato ai tre polacchi i quali poi effettuavano i furti nottetempo. Individuato il veicolo rispondente all’ordinazione, i 3 stranieri operavano mediante effrazione del finestrino e utilizzo di congegni elettronici atti ad annullare la centralina dell’auto per consentire il riconoscimento di una chiave idonea ad avviare il veicolo.
AUTO BONIFICATA - L’auto veniva quindi spostata di alcuni chilometri, bonificata da antifurti e localizzatori satellitari e lasciata in strada per alcuni giorni. Il mezzo veniva quindi recuperato dopo alcuni giorni, per essere condotto in alcuni garage nella disponibilità del capo dell’organizzazione che provvedeva ad inserire l’autovettura verso i canali di ricettazione e riciclaggio.
OFFICINE COMPIACENTI - L’auto veniva quindi condotta presso officine compiacenti ove venivano rimossi tutti i segni distintivi (numero di telaio – documenti – segnature dei finestrini) e ne venivano predisposti dei nuovi per renderla “pulita” e pronta per il mercato estero, oppure veniva totalmente smontata e stoccata in container, sempre per il trasporto all’estero.
>FOTO - Furti auto di lusso nella Capitale: sgominata banda
INTERVENTI DI RISCONTRO - Nel corso delle indagini sono stati effettuati una serie di interventi di riscontro. In particolare, in una circostanza, dopo che una Mercedes ML era stata condotta in un’officina di Borgonuovo di Tivoli per essere smontata e venduta “a pezzi”, tre cittadini romeni compiacenti sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale con l’accusa di riciclaggio, mentre un italiano, loro complice, è stato denunciato a piede libero per ricettazione (in quel frangente, all’interno di un garage, furono trovate altre 6 auto di media e grossa cilindrata rubate).
RANGE ROVER RUBATA - In un’altra circostanza i carabinieri hanno denunciato un cittadino marocchino per il reato di ricettazione poiché sorpreso alla guida di una Range Rover Evoque risultata rubata dal gruppo criminale ed alla quale era stato ribattuto il telaio. Il veicolo era stato dotato, altresì, di targhe e documenti del Lussemburgo al fine di agevolarne l’esportazione verso l’Estero.
AUTOARTICOLATI - Nel corso di un’ulteriore intervento i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale hanno fermato e controllato due autoarticolati, condotti da cittadini polacchi (arrestati con l’accusa di riciclaggio), all’interno dei quali erano stati stoccati i pezzi di 14 auto di media e grossa cilindrata rubate qualche tempo prima.
MAGGIO 2014 - Infine, nell’aprile e maggio scorso, in due distinti momenti dell’operazione, furono arrestati i tre cittadini polacchi membri dell’associazione criminale e oggetto delle odierne ordinanze, sorpresi in flagranza mentre stavano rubando una Range Rover Sport e ricettando una Range Rover Evoque (entrambe restituite ai legittimi proprietari).
DIECI ARRESTI - All’esito dell’attività d’indagine, agli indagati è stato contestato il furto di 20 autovetture, nonché la ricettazione e il riciclaggio di altre auto provento di furti, tutti consumati a Roma; nel corso dell’indagine sono state arrestate in flagranza, complessivamente 10 persone e recuperate 26 autovetture, tutte restituite ai legittimi proprietari.
Un altro colpo stavolta dei Carabinieri contro il traffico di auto rubate. (ASAPS)