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Notizie brevi 03/11/2014

Rc auto, che salasso per i neopatentati

Si pagano anche 6.700 euro. Tariffe medie in calo, ma potrebbe non essere una buona notizia...

Rc auto sempre più salata per i giovani neopatentati. E soprattutto tariffe senza controllo. In Italia mediamente pagano 2.651 euro ma la polizza può arrivare a costare anche 6.700 euro al Sud. Un vero salasso, stando all’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva che utilizza i dati del “tuo preventivatore” del sito dell’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. Sono stati analizzati due casi: il 18enne che guida un’auto di 1300 cc, in classe bonus-malus di ingresso e il 40enne con la medesima vettura, in classe di massimo sconto bonus-malus, entrambi con massimale minimo di legge.

Le città che penalizzano di più i giovani automobilisti sono Napoli, Caserta, Bari e Brindisi, dove appunto si arriva a pagare anche 6.700 euro di premio annuo. La tariffa più vantaggiosa è invece ad Aosta dove l’assegno da staccare si abbassa a 1.119 euro.
Anche per gli adulti l’assicurazione, in questi tempi di crisi, rappresenta una voce pesante nel bilancio familiare: secondo l’osservatorio in 23 città non si scende sotto i 700 euro annui, con un picco massimo a Napoli, dove si arriva a pagare 1.821 euro, e uno minimo a Cuneo, dove si spendono 252 euro.

Il Sud è ancora in pole position come area geografica più costosa per guidare: il neopatentato mediamente spende 2.893 euro, un adulto 713. Poco più economico è il Centro con 2.812 euro e 660 euro, mentre sono nettamente più vantaggiose le tariffe al Nord, con 2.388 per i neofiti della guida e 492 euro per gli adulti.

Qualche buona notizia c’è, comunque. Nel 2014 le tariffe, rispetto al 2013, si sono ridotte: per i neopatentati nel 2013 si spendevano in media 2.828 euro, ora 2.651, mentre per gli adulti si è passati da 661 a 604 euro. Per Cittadinanzattiva questo è un effetto, da una parte, del calo dei sinistri, dall’altra della riduzione dei veicoli circolanti. A questo va aggiunta la maggiore difficoltà di dimostrare lesioni lievi a seguito di incidenti. Ma fenomeno ancor più grave l’aumento dei veicoli che circolano senza assicurazione e l’incremento delle polizze low cost ma contraffatte. Cittadinanzattiva sottolinea infine che sono anche aumentate le segnalazioni di utenti che si sono visti applicare dalla propria compagnia il recesso unilaterale, ritenendo il cliente non responsabile di sinistri “troppo virtuoso” e quindi antieconomico il suo contratto. L’alternativa per l’automobilista è sottoscrivere una nuova polizza a prezzi più salati. O cambiare compagnia.

 

di Agnese Ananasso
da repubblica.it/motori

 

 

 

Lunedì, 03 Novembre 2014
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