Corte Conti: ok politica Anas ma permangono criticità. |
(ANSA)
- ROMA - La Corte dei Conti promuove l’azione ’’intensa e complessa’’
del presidente-amministratore dell’Anas per ricondurre la societa’ nel
quadro operativo aziendalistico, ma rileva anche il permanere di ’’importanti
criticita’’’ per quel che riguarda gli investimenti per le infrastrutture
stradali e ritardi notevoli riscontrabili nel completamento delle opere
stradali. E’ il giudizio sintetico che emerge dalla relazione della
Corte dei Conti sul risultato del controllo eseguito sulla gestione
finanziaria dell’Anas per l’anno 2003. La magistratura contabile da’
atto al presidente Vincenzo Pozzi di aver rivitalizzato e normalizzato
gli importanti settori della programmazione, progettazione e lavori,
ma rileva anche la persistenza di importanti criticita’ dal lato degli
investimenti che incidono negativamente sulla ripresa economica. Ad
avviso della Corte investimenti realizzati in tempi piu’ rapidi produrrebbero
significativi vantaggi: dall’incremento della forza lavoro all’accrescimento
degli acquisti dei beni strumentali oltre alla pronta disponibilita’’’
degli assi viari.
* CORTE CRITICA METODOLOGIA FINANZIAMENTO OPERE La metodologia impiegata per il finanziamento delle opere, riferito di regola all’intero importo preventivato, contabilizzato in un unico esercizio finanziario produce ’’un’eccedenza’’ delle disponibilita’ finanziarie e solleva i dubbi della Corte dei Conti. ’’In questo modo - osserva la relazione - viene meno ogni collegamento con il piano cronologico mentre la completa attuazione dell’opera richiede complesse operazioni amministrativo-tecnico-contabili, articolate in un periodo compreso tra 4 e 10 anni’’. In questo stesso arco temporale andrebbero ripartite le disponibilita’ finanziarie contabilizzate invece in un solo esercizio finanziario con il conseguente ’’blocco’’ di ingenti risorse ’’rilevanti anche per il rispetto dei parametri di Mastricht’’. Per evitare in futuro le criticita’, nel bilancio dello Stato - a giudizio della Corte - dovrebbe essere stanziata, in conto competenza, la ’’provvista’’ necessaria per l’esercizio di riferimento, avendo cura di prevedere il necessario stanziamento per gli esercizi futuri fino alla conclusione dell’opera interessata, secondo la tempistica stabilita dal programma. * NEL 2003 BANDITE 491 GARE PER OLTRE 6 MILIARDI Nell’anno 2003 l’Anas ha bandito complessivamente 491 gare per un importo a base d’asta di 6.150.122.993 euro. La sola Direzione Generale ha bandito 111 gare per un importo lordo di quasi 5 miliardi e mezzo. Sempre nel 2003, sono state aggiudicate complessivamente 390 gare per un importo netto contrattuale di oltre 1 miliardo e mezzo. Nello stesso periodo l’Anas ha stipulato, in sede centrale e periferica, 230 contratti di appalto per un importo superiore a 1 miliardo e mezzo. Alla fine del 2003 risultano ultimati 58 lavori, le cui consegne sono avvenute negli anni precedenti, per un importo complessivo di superiore a 1 miliardo. * NEL 2003 DIMINUITA CAPACITA’ DI SPESA DELL’ANAS Il totale dei lavori in corso di esecuzione e di realizzazione ammonta a oltre 17 miliardi, che, ove erogati tempestivamente produrrebbero effetti ’’anticiclici’’. Per la Corte ’’a fronte di tali e tanti positivi interventi, non corrisponde la sollecita esecuzione di lavori e liquidazione dei corrispettivi per lavori eseguiti. I dati di raffronto, forniti dal Centro elaborazione dati sistemi informativi dell’Anas, evidenziano una sensibile diminuzione del ’pagato’ rispetto all’anno 2002, che denuncia una diminuita capacita’ di esecuzione di opere correlata alla diminuita capacita’ di spesa della societa’ ’’. La Corte osserva a questo proposito che la scarsa velocita’ di esecuzione e, di riflesso, di pagamento, aggravata dal ritardato versamento agli appaltatori delle somme dovute, compromette il ruolo dell’Anas di ’’architrave’’ della politica anticiclica del governo. * TROPPE CONSULENZE, MA IN 2003 ONERI IN CALO All’occhio dei magistrati contabili non e’ sfuggito il ricorso eccessivo dell’Anas alle consulenze anche se nel 2003 gli oneri per questa voce hanno registrato un calo marginale dello 0,54%. * PER ANAS RISCHIO CONFLITTO ENTE CONCEDENTE-CONCESSIONARIO Dopo la sua trasformazione in Spa, per l’Anas si e’ fatto stretto il doppio ruolo di organismo di regolazione e di regolato, cioe’ di societa’ concedente e concessionaria, soprattutto per per la necessita’ di ’’spogliare’’ l’Anas di funzioni tipicamente pubbliche, riservate all’apparato statale, in cui si deve necessariamente ricomprendere il potere concessionario. * PERSONALE SEMPRE ECCEDENTE A dispetto della quota di 5.281 fissata con decreto dal presidente del consiglio, l’Anas continua ad avere personale in eccesso: a fine 2003 erano 6.391 i dipendenti dell’azienda, di cui 113 con qualifica dirigenziale. Nel 2003 e’ proseguito il calo delle assenze dal lavoro.(ANSA) |
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