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Regno Unito: allarme per i rischi sulle strade secondarie
“Think” lancia una nuova campagna per sensibilizzare i conducenti delle statali al rischio del sottosterzo e delle tante insidie delle Country Roads

Un fotogramma del video

ASAPS) LONDRA, 7 novembre 2014 – Quali sono le strade più pericolose? Sicuramente quelle secondarie: in Gran Bretagna, ad esempio, il 60% delle vittime viene registrato proprio su questo tipo di arterie, le country roads, quelle a carreggiata unica ed a doppio senso di circolazione, su cui ogni giorno muoiono 3 persone e su cui il numero di vittime è 11 volte superiore a quello delle autostrade, facendo segnare nel 2013 1.070 morti e 9.104 feriti gravi.
Per questo motivo “Think!”, il sito del dipartimento britannico dei Trasporti che si occupa permanentemente di sicurezza stradale, ha lanciato una nuova campagna per sensibilizzare i conducenti ai rischi della guida in questo tipo di arterie, spiegando loro come limitarli al massimo, realizzando due esempi.  Uno di questi rischi è il sottosterzo, il comportamento che assume il veicolo quando la manovra d'ingresso in curva è viziata da errori quali la velocità eccessiva e l'azione di frenatura sbagliata.

Le conseguenze e i relativi rischi sono evidenti: l'autovettura allarga la traiettoria di percorrenza e si trova ad occupare la corsia opposta e, se le manovre correttive non riescono, a fuoriuscire dalla carreggiata.
Insomma, l'incidente è garantito.

Secondo Think! - che ha condotto un'indagine su un campione di conducenti – 1 automobilista su 3 ammette di impostare l'ingresso in curva su strade secondarie troppo velocemente, mentre 1 frequentatore delle Country Roads su 4 ha riconosciuto di essere riuscito ad evitare un incidente stradale. Il 40% ha riferito di essere stati sorpresi da eventi inattesi, come ad esempio dall'attraversamento di un animale.

La ricerca ha convinto gli esperti governativi a ideare e lanciare una nuova campagna costituita da due cortometraggi che mostrano le conseguenze della velocità sulle strade secondarie. In uno spot il veicolo finisce nella corsia opposta nel pieno di una curva e finisce contro un trattore, mentre nell'altro il veicolo centra un cerbiatto.

La decisione di impostare il focus dell'operazione su questi temi è stata presa sulla base dei dati provenienti dalle ricostruzioni degli eventi: le immagini sono trasparenti, per consentire un piano panoramico nel fitto della vegetazione. Da vedere.
Il messaggio è che l'incidente è sempre evitabile. Del resto, “if you could see the danger throug the bend, you’d slow down. Brake before the bend, not on it!": se potessi vedere il pericolo dietro la curva, rallenteresti. Frena prima della curva, non durante!”

I consigli sono tanti: i migliori conducenti devono imparare a “leggere” la strada davanti a loro, per poter anticipare i potenziali pericoli costituiti dalle buche, dagli angoli ciechi di dossi e curve e dalle  confluenze con altre strade. Oppure, tenere conto che la vista limitata ad esempio dalla vegetazione o dalle stesse curve comporta il sostanziale raddoppio degli spazi di frenata, manovra resa più difficile dalla presenza sull'asfalto di fogliame o brecciolino.

Interessanti anche la precisazione sul limite di velocità, definito “limite”, appunto, e non un “target” da raggiungere a tutti i costi, il richiamo alla pazienza in caso di coda dietro ad un veicolo lento, come un autocarro o un trattore e la raccomandazione a prestare la massima cautela nel sorpassare pedoni, ciclisti e perfino cavalieri.

Non mancano le testimonianze di sopravvissuti: per chi mastica un po' d'inglese, una bella lezione di civiltà. Per consultare la campagna e vedersi i video, cliccate qui. Per guardare i video su Youtube clicca invece qui e qui.
Ricordiamo che anche in Italia il rischio è maggiore sulle extraurbane, anche se manca una voce statistica dedicata. Nel 2013, sulle strade urbane si sono verificati 136.438 incidenti (75,3% del totale), che hanno causato 184.683 feriti (71,7% del totale) e 1.421 morti (42,0% del totale). Sulle autostrade gli incidenti sono stati 9.265 (il 5,1% del totale) con 15.447 feriti (6,0% del totale) e 321 decessi (9,5% del totale) mentre sulle altre strade extraurbane, comprensive delle Strade Statali, Provinciali, Comunali extraurbane e Regionali, gli incidenti rilevati sono 35.524 (19,6% del totale), i feriti 57.291 (22,3%) e le vittime 1.643 (48,5%) (ASAPS)

 

 


 

Lunedì, 10 Novembre 2014
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