Fuggono all'alt e lasciano una pistola nell'auto: poi la scoperta di una bandiera dell'Isis
Massima allerta nella Capitale in seguito alle indagini che hanno portato nella giornata di ieri 10 novembre al fermo di un tunisino di 30 anni che la notte tra sabato e domenica era fuggito assieme ad un altro giovane nordafricano dopo che i due erano stati fermati dalle autoradio del commissariato Romanina nella periferia della città. A far salire la colonnina dell'allerta il ritrovamento di una pistola e soprattutto di una bandiera dell'Isis con una piantina della città di Roma.
AUTO INTERCETTATA DALLA POLIZIA - Il fatto è accaduto la notte tra l'8 ed il 9 novembre quando un'auto di grossa cilindrata con a bordo i due uomini è stata intercettata in zona Morena, poco distante dall'uscita Gregna Sant'Andrea del Grande Raccordo Anulare.
USCITA DEL RACCORDO A MORENA - Secondo una prima ricostruzione dei fatti l'automobile sospetta è stata fermata in via dei Sette Metri a Morena, dagli agenti del commissariato di zona impegnati nei quotidiani controlli del territorio di competenza. I poliziotti, fermata l'autovettura con due persone a bordo, hanno iniziato i dovuti accertamenti per procedere alla loro identificazione. Proprio mentre erano in corso tali operazioni, una bomboletta contenente uno spray antiaggressione notata nel vano portaoggetti ha fatto insospettire gli agenti, che hanno quindi chiesto l’ausilio di un’altra pattuglia del Reparto Volanti.
PISTOLA CON IL COLPO IN CANNA - Proprio mentre i due stavano scendendo dall’auto per essere controllati, gli agenti hanno notato un passamontagna e dei guanti in lattice cadere in terra e, contemporaneamente, il guidatore scendere improvvisamente impugnando un’arma nella quale ha inserito il colpo in canna. I poliziotti si sono immediatamente gettati sulla persona armata, ingaggiando con lui una furiosa colluttazione, riuscendo a bloccargli la mano e a far cadere in terra l’arma.
PISTOLA NELL'AUTO - L’uomo, al termine della colluttazione, è riuscito a darsi alla fuga mentre l’altro occupante dell’auto, approfittando del momento concitato, è riuscito a dileguarsi. Lanciata l'allerta alla sala operativa della Questura di Roma in ausilio alle autoradio sono arrivate altre Volanti della polizia e gli investigatori della Digos che hanno avviato le indagini attivando tutte le procedure per risalire ai due uomini. I fuggiaschi sono riusciti a far perdere le loro tracce lasciando però degli indizi nell'auto ed in particolare una pistola Beretta 92fs, di quelle in dotazione alle forze dell'ordine, con la matricola abrasa e quasi sicuramente provento di furto.
TROVATO A SAN BASILIO - Le indagini sono quindi proseguite. Grazie agli ulteriori elementi acquisiti, gli investigatori sono risaliti ad un esercizio commerciale sito nella zona di San Basilio, luogo da loro presumibilmente frequentato in passato. Proprio grazie ai servizi di appostamento effettuati sul posto, nel pomeriggio di lunedì uno dei due è stato individuato e bloccato dagli agenti della Digos e del Commissariato locale. Condotto in Ufficio, è stato identificato in un cittadino, tunisino di 30 anni.
TENTATO OMICIDIO - Al termine degli accertamenti, il predetto è stato sottoposto a fermo. Dovrà rispondere di tentato omicidio, ricettazione e porto abusivo di arma da fuoco, lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Le ulteriori indagini dovranno tentare di stabilire eventuali appoggi e sostegni di cui il fermato ha goduto nel periodo della fuga. L’altro uomo, riuscito a fuggire, è attivamente ricercato.
CARAVAN ALL'INFERNETTO - L'episodio non è stato preso sotto gamba ed ha portato gli investigatori della Digos in un caravan parcheggiato nella zona dell'Infernetto. Qui i poliziotti hanno trovato una donna, legata ai due cittadini nordafricani fermati a Morena, che si è barricata nella roulotte alla vista dei poliziotti. Una situazione di tensione con gli agenti che hanno attivato tutte le procedure di sicurezza accerchiando la 'casa mobile' e riuscendo a far uscire la donna dalla stessa.
BANDIERA DELL'ISIS E PIANTA DI ROMA - Una volta riusciti ad entrare nel caravan la scoperta inquietante con gli investigatori che hanno trovato una cartina di Roma e soprattutto una bandiera dell'Isis (Islamic State), il gruppo terroristico che ha minacciato di voler conquistare Roma, simbolo della cristianità nel mondo.
INDAGINI - La situazione è presa molto seriamente dagli investigatori che proseguono le indagini nel tentativo di comprendere a cosa servissero la pistola e quanto trovato nel caravan. Non si esclude che i due, il fermato ed il ricercato, possano essere dei fanatici religiosi non legati alle politiche terroristiche del 'Califfato' islamico, ma allo stesso tempo non si esclude il contrario. La pistola è stata presa in consegna dalla scientifica: sarà analizzata per verificare se ci siano impronte e se sia stata utilizzata per commettere crimini.
da romatoday.it
UNA STORIA POCO NOTA E POCO BELLA !
Ecco una storia preoccupante con una trama intricata che ci preoccupa. Tutto è nato da un controllo stradale, come dire che il controllo del territorio è essenziale. Si è saputo poco di questa operazione. Noi - per quello che vale - diciamo bravi a quegli agenti e alla DIGOS che ha sviluppato il seguito dell’indagine. (ASAPS)