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Velocità - Limiti fissi - Rilevazione dell’infrazione a mezzo di apparecchiature elettroniche.

(Cass. Civ., Sez. II, 9 settembre 2008, n. 22816)

Nel caso di infrazioni al codice della strada per eccesso di velocità accertate a mezzo di apparecchiature elettroniche, l’assistenza tecnica di un privato operatore, limitata all’installazione ed all’impostazione dell’apparecchiatura secondo le indicazioni del pubblico ufficiale, non interferisce sull’attività di accertamento poi direttamente svolta da quest’ultimo ed, anzi, offre agli utenti della strada nei confronti dei quali è effettuato il controllo una più sicura garanzia di precisione nel funzionamento degli strumenti di rilevazione ove tenuti sotto sorveglianza da parte di personale tecnico specializzato. Nessuna violazione, quindi, sussiste al principio che riserva ai pubblici ufficiali i servizi di polizia stradale in generale (art. 11e 12 cod. str.) ad in particolare la gestione delle apparecchiature elettroniche per l’accertamento delle infrazioni (art. 345 comma quarto, reg. esec. cod. str.).

Mercoledì, 12 Novembre 2014
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