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Notizie brevi 20/11/2014

«Multe eccessive ai viaggiatori» L’Antitrust chiede 1 milione a Ferrovie

Chi viene sorpreso senza biglietto, oltre a quanto dovuto per il viaggio, deve pagare una sovrattassa e un’ulteriore somma, procedura giudicata «afflittiva» dall’Antitrust

Una multa sulle multe. È quello che è successo a Trenitalia contro cui l’Antitrust ha inflitto una sanzione amministrativa da un milione di euro. Il motivo? Il sistema di accertamento e repressione delle «irregolarità di viaggio» nel trasporto ferroviario passeggeri, viene considerato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato «afflittivo», ossia troppo pesante.

È quello che si legge nel procedimento per «pratica commerciale scorretta» aperto dall’autorithy nei confronti della società di trasporto ferroviario, a cui se ne è aggiunto un altro sui tempi degli indennizzi a favore dei passeggeri. E proprio grazie a questo procedimento, Trenitalia ha adottato alcune misure a favore dei passeggeri, come il bonus per ritardi entro i 30 minuti.

Le multe

Per quanto riguarda il procedimento concluso con la sanzione, l’Authority presieduta da Giovanni Pitruzzella ha esaminato il sistema di accertamento e repressione delle «irregolarità di viaggio» nel trasporto ferroviario. Irregolarità che nella stragrande maggioranza dei casi significa `mancanza di biglietto´. Quando il personale di controllo sorprende i passeggeri senza documento di viaggio, «ai trasgressori - ha ricostruito l’Antitrust - oltre al pagamento del prezzo dovuto per il viaggio in corso, spetta anche una `sovrattassa´ (da 50 a 200 euro) e un’ulteriore somma a titolo di `oblazione´». E ciò, si legge nelle valutazioni conclusive, accade «anche quando i passeggeri sono nell’impossibilità - per forza maggiore o addirittura disservizio imputabile alla stessa Trenitalia - di regolarizzare la propria posizione e anche a fronte di posti liberi a bordo treno». Un regime di controllo che a giudizio dell’Antitrust «mira non solo a reprimere gli abusi, ma è strumentale alla rigidità del sistema tariffario» e in contrasto con il Codice del Consumo. Questione per cui l’Autorità ha deciso la multa.

Gli indennizzi

Nell’altro procedimento invece, aperto dall’Antitrust su segnalazione di diverse associazioni dei consumatori e di numerosi cittadini, Trenitalia si è formalmente impegnata a ridurre i tempi degli indennizzi a favore dei passeggeri entro marzo 2015. Previste alcune novità: le richieste di rimborso per ritardi potranno essere presentate anche in caso di ritardo superiore ai 30 minuti sull’orario previsto, in luogo della soglia di un’ora attualmente in vigore. In questo caso si avrà diritto ad un bonus (non in denaro) pari al 25% del prezzo del biglietto sui servizi nazionali di media e lunga percorrenza, da scontare in viaggi successivi. Per le principali stazioni dei grandi «nodi» ferroviari, come quelle di Roma, Milano, Bologna, Firenze e Torino, è previsto un margine ulteriore di tre minuti sull’eventuale ritardo rilevato dal gestore dell’infrastruttura. In base agli impegni assunti da Trenitalia, il diritto all’indennizzo sarà esteso anche ai biglietti relativi a due o più tratte, comprensivi di un servizio regionale e uno nazionale a media e lunga percorrenza. Saranno più celeri i tempi per ricevere il bonus e l’indennizzo in denaro, che invece resta valido per ritardi superiori a 60 minuti: soltanto 3 giorni a fronte dei 20 di oggi.

 

da corriere.it

Giovedì, 20 Novembre 2014
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