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Articoli 21/11/2014

Lo scontrino fiscale,  conosciuto o meglio sconosciuto obbligo cartaceo tra troppi imprenditori, commercianti e professionisti italiani (a scapito di quelli onesti), che l'hanno sempre fatta franca dinanzi ai timidi annunci di nuove misure di contrasto, poi puntualmente disattesi

a cura di Romeo Gabellini

Ci provano adesso Governo e Agenzia delle Entrate, nel più ampio quadro di riforma (incentrata su tracciabilità dei pagamenti e compliance fiscale) della tassazione, introdotta in  parte anche dalla legge di stabilità 2015,  come ha spiegato il direttore della Agenzia, Rossella Orlandi, nel corso di un dibattito sulla lotta all'evasione, alla Camera dei Deputati:  "in prospettiva l'attuazione della completa tracciabilità comporterà l'abbandono di alcuni strumenti risultati inefficaci (come misuratori fiscali e ricevute fiscali), con minori oneri per le imprese ed il progressivo abbandono di controlli massivi sul territorio, da parte della Amministrazione Finanziaria".

Compliance  (adempimento collaborativo)
In materia di compliance fiscale e controlli, la legge di stabilità contiene una serie di importanti novità. Da una parte, con il comma 14 dell'art. 44, si amplia la possibilità di ricorrere al ravvedimento  operoso, rimodulando la progressione delle sanzioni (con introduzione di un ravvedimento medio o due molto lunghi), rendendolo possibile anche in presenza di contestazioni o attività ispettive. Dall'altra, con i commi da 11-13 dello stesso articolo, si introducono nuove e più avanzate forme di comunicazione fra il contribuente e l'Amministrazione fiscale, anche in termini preventivi rispetto alle scadenze fiscali, con l'obiettivo di semplificare gli adempimenti, stimolare l'assolvimento degli obblighi tributari e favorire l'emersione spontanea della base imponibile.

Tracciabilità dei pagamenti
In materia di tracciabilità dei pagamenti invece, a favorire l'abbandono dello scontrino fiscale, saranno soprattutto le nuove tecnologie che consentono di tracciare le transazioni. In vista, ci sarebbe una scorta di scontrino telematico, senza più bisogno di emissione di ricevuta al cliente: tutte le operazioni di incasso, verranno inviate in tempo reale alla Agenzia delle Entrate.
Queste novità inserite nella legge di stabilità, sono state riprese da parte del direttore dell'Agenzia il quale sottolinea come  servano a fare partire una nuova stagione di compliance fiscale che punti sulla autocorrezione da parte del contribuente, anche per potere concentrare il contrasto alle frodi nei confronti di quei contribuenti meno collaborativi. In definitiva: un fisco più selettivo e più concentrato sulla grossa evasione.

Cosa cambia dal 2015
Nella pratica, questo si risolverà a partire dal 2015 nell'invio al contribuente, da parte della Agenzia, di tutti gli elementi e le informazioni in suo possesso, riferibili allo stesso contribuente, acquisite direttamente o pervenute da terzi, e le informazioni utili a quest'ultimo per una valutazione in ordine ai ricavi, compensi, redditi, volume d'affari, valore della produzione e relativi alla stima dei predetti elementi, anche in relazione ai beni acquistati e posseduti. In questo modo, il contribuente viene messo nelle condizioni di assolvere correttamente a monte, i suoi obblighi fiscali, accompagnandolo nei momenti precedenti e successivi alla presentazione della dichiarazione. Un nuovo flusso di comunicazione fra il Fisco e il cittadino, che verrà precisamente regolamentato dalla stessa Agenzia delle Entrate con appositi provvedimenti, dopo l'approvazione delle modifiche inserite in Legge di Stabilità che mira a: trasformare il cittadino in protagonista attivo della propria posizione fiscale.
Particolare attenzione viene infine posta sulle esigenze di semplificazione delle piccole imprese le quali, hanno bisogno di ridurre gli adempimenti e modernizzare il sistema degli studi di settore.
 

 

 

Venerdì, 21 Novembre 2014
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