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(ANSA)
- MODENA - Una messa, questa mattina, voluta dai colleghi della
sottosezione Polstrada di Modena Nord; un’ altra cerimonia di
suffragio nel tardo pomeriggio nella chiesa di Montaletto di Cervia,
nel Ravennate, dove vivono i suoi familiari.
Cosi’ viene ricordato l’agente della Stradale Stefano Biondi,
28 anni, travolto da un’auto un anno fa, il 20 aprile 2004, durante
un concitato inseguimento sull’Autosole all’ altezza del casello
di Reggio Emilia, dopo una rapina in Lombardia. Per quella tragedia
il bolognese Fabio Montagnino, che era alla guida della Porsche
che investi’ il poliziotto, e’ stato condannato nelle scorse settimane
all’ergastolo, mentre il complice Michele D’Ambrosio dovra’ scontare
14 anni di carcere.
La vicenda di Biondi, decorato della medaglia d’oro al valor civile,
si intreccia in queste ore con quella di un altro agente di polizia,
il cesenate Ivan Liggi
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Stefano
Biondi
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condannato
con sentenza definitiva a 9 anni e 5 mesi di reclusione per l’omicidio
di un automobilista avvenuto il 24 febbraio ’97 dopo un lungo inseguimento
per le strade di Rimini. Un colpo di pistola fatale per il conducente,
un’accusa per il poliziotto che si tramuto’ da omicidio colposo a volontario.
Liggi, dal carcere di Forli’, ha scritto anche alle sorelle della vittima,
chiedendo perdono, e alla madre di Stefano Biondi, un collega che personalmente
non ha conosciuto: ’’Entrambi credevamo fermamente nel nostro lavoro
e quella divisa che indossavamo faceva parte del nostro Dna - scriveva
tra l’altro Liggi - Le nostre due famiglie, anche se in modo diverso,
hanno dovuto subire la tragicita’ degli eventi con la consapevolezza
che entrambi sono avvenuti durante lo svolgimento del loro lavoro’’.
E Loredana, la mamma di Biondi, ha scritto a Carlo Azeglio Ciampi aggiungendo
la sua richiesta di grazia a quelle di altre tremila persone che in
un mese hanno firmato l’appello al Presidente della Repubblica messo
a disposizione dalla famiglia di Liggi su un sito internet creato proprio
per raccontare la vicenda giudiziaria del giovane agente e raccogliere
adesioni. ’’Le chiedo di compiere una buona azione - scrive tra l’altro
la madre di Biondi a Ciampi (la lettera e’ pubblicata oggi dal ’Resto
del Carlino’) - restituendo ai suoi genitori un figlio, visto che il
mio nessuno me lo potra’ restituire, anche se lui vive in me e mi da’
la forza di scrivere e parlare perche’ la mia ultima speranzae che non
vi siano altri familiari che versino lacrime amare come le mie’’. All’appello
per la concessione della grazia, fra i tanti, ha risposto perfino dal
Canada il presidente dell’ ’Associazione italiana Interforze Polizia
Sez.2 North America’, Francesco Padula, mentre pure l’ Asaps, l’Associazione
sostenitori della Polstrada, sul proprio sito web segue da vicino il
caso-Liggi. (ANSA).
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