Omicidio – Volontario – Tentativo – Prova del dolo - Fattispecie in tema di soggetto che per sfuggire al controllo delle Forze dell’ordine aveva investito un carabiniere.
La prova del dolo del tentato omicidio può essere tratta da una serie di elementi sintomatici ritenuti utili, secondo le regole di esperienza e l’id quod plerumque accidit, per la individuazione della direzione teleologica della volontà dell’agente verso la morte della vittima, quali la micidialità del mezzo usato, la reiterazione della lesività, la mancanza di motivazioni alternative dell’azione. (Nel caso di specie, la S.C. ha ritenuto corretta la configurabilità del dolo omicidiario, nella forma del dolo alternativo con riferimento alla condotta realizzata da un soggetto che, allo scopo di sfuggire al controllo delle Forze dell’ordine, aveva investito frontalmente un carabiniere con la propria autovettura, e, dopo l’impatto, aveva ripreso la marcia dirigendo nuovamente il veicolo contro la vittima, pur avendo la possibilità di allontanarsi attraverso altra via).