Osservatorio “Sbirripikkiati”: primo semestre 2014
Sono 1.144 gli episodi refertati. Peggiora poi il dato nei primi 10 mesi con già 1.926 episodi
La fanno da padrone stranieri (41,6%) e alcol e droga (33,4%)
In 276 casi usate armi proprie o improprie (24,1%)
(ASAPS) Forlì – Se ne parla solo quando ci scappa il morto (un agente o carabiniere ferito nelle aggressioni non fa notizia!!), ma il fenomeno c’è, è grave e anche se risulta in leggera flessione nel primo semestre rispetto allo stesso periodo del 2013, continua a preoccupare. Parliamo delle aggressioni alle forze di polizia su strada, monitorate dall’ASAPS nel suo speciale osservatorio “Sbirripikkiati”: nei primi sei mesi del 2014 gli episodi di violenza fisica (refertata al pronto soccorso) commessi in loro danno – ma anche ai pubblici ufficiali in genere – sono stati 1.144, più di 6 al giorno, uno ogni 4 ore. Alcol e droga restano uno dei principali fattori scatenanti ma preoccupa anche la partecipazione massiccia degli stranieri.
Nella prima metà dell’anno sono stati censiti 1.144 eventi, 89 in meno rispetto al primo semestre 2013, quando gli episodi rilevati erano stati 1.233 (-7,8%). Ma c’è poco da sperare perché nei primi 10 mesi siamo già schizzati 1.926 episodi e con tendenza in aumento!
Gli episodi sono stati classificati in relazione alla forza di polizia oggetto di aggressione sulle strade. L'Arma dei Carabinieri subisce il maggior numero di attacchi, 569, pari al 49,7% del totale. Nel primo semestre del 2013 erano stati in tutto 635 (il 51,5% di quel report), praticamente lo stesso numero del 2012 (636).
Scendono anche le aggressioni alla Polizia di Stato, in tutto 383 (33,5%), 49 in meno rispetto all’analisi semestrale 2013, quando l’ASAPS osservò 432 episodi (il 35% del report): nell’analisi del periodo 2012 erano state 437.
Il barometro della violenza segna invece brutto tempo per la Polizia Locale, che registra 116 episodi in suo danno (il 10,1%), 15 in più rispetto al 2013, quando gli assalti erano stati 101 e 14 in più rispetto al 2012 (102).
Per gli altri corpi (qui sono ricomprese varie categorie di pubblici ufficiali e incaricati di pubblico servizio), la cifra raggiunge cumulativamente 104 episodi (9,1%).
Come abbiamo visto è sempre strettissima la connessione fra aggressività e alcol e droga e questo dato, purtroppo, è in salita percentuale anche se il numero di attacchi complessivi è sceso: ben 382 attacchi sono stati infatti messi a segno da soggetti sotto l’effetto di alcolici (33,4%) e in 121 di questi è stato accertato la presenza di sostanze stupefacenti. L’alcol – al pari di una qualsiasi droga (forse sarebbe più corretto dire “al pari di ogni altra droga”) – è una sostanza psicotropa capace di alterare tutti i meccanismi di controllo che la mente sobria esercita sul pensiero razionale e le divise ne sanno qualcosa. Nel primo semestre del 2013 erano stati 20 in più, 402 e risultarono essere il 32,6% del report.
Il 24,1% degli attacchi (276) è stato sferrato mediante l’uso di un’arma propria o impropria, considerando tale ogni mezzo capace di amplificare la forza fisica, compresa la stessa vettura. Lo scorso anno erano stati 316 (il 25,6% del report), nel 2012 invece 295 (24,5%).
Gli stranieri violenti con la legge sono stati 476, il 41,6%, dato percentualmente in aumento rispetto allo scorso anno, quanto gli eventi avevano toccato quota 485, pari al 39,3%: nel 2012 le aggressioni dei forestieri erano state 560 e la percentuale era del 46,4%.
La localizzazione geografica dell'aggressività verso le forze di polizia vede nel primo semestre 2014 la netta preminenza del nord – 486 episodi, il 42,5% – seguito dal sud – 374 episodi, il 32,7% – e infine dal centro, con 284 eventi pari al 24,8% del totale.
Con il progressivo invecchiamento dell’età media degli operatori di polizia, la violenza rischia di diventare il più grave rischio professionale dei difensori della legalità. (ASAPS)
Ecco i numeri di cui nessuno parla, tranne l’ASAPS