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Notizie brevi 21/04/2005

L’ASSOCIAZIONE: SICUREZZA STRADALE A RISCHIO Confartigianato: Più controlli sulle revisioni auto

da "il Denaro.it"

L’ASSOCIAZIONE: SICUREZZA STRADALE A RISCHIO
Confartigianato: Più controlli sulle revisioni auto

Le revisioni periodiche degli autoveicoli si stanno trasformando in un’attività “selvaggia e caotica” che mette a rischio la sicurezza stradale. Spesso le vetture vengono autorizzate a circolare senza che sia stato eseguito alcun controllo, sono applicate regole diverse a seconda della provincia, i centri di revisione si moltiplicano ma non possiedono le attrezzature adatte per svolgere l’attività.
L’Associazione Revisori Auto di Confartigianato denuncia il malcostume: “Si tratta di un fenomeno - sottolineano i Revisori Auto di Confartigianato - che abbiamo ripetutamente segnalato ed è dovuto a carenze normative e amministrative che, oltre a danneggiare i consumatori, penalizzano l’attività delle stesse officine di autoriparazione”. Spesso, infatti, le autorizzazioni alla revisione sono state concesse a soggetti che non avevano i requisiti per operare e quindi si sono inseriti nel settore con l’unico obiettivo di eseguire il maggior numero di revisioni e nel più breve tempo possibile. Tutto ciò è aggravato dal disinteresse del legislatore e della pubblica amministrazione. Confartigianato denuncia la pressoché totale assenza di controlli, nonostante lo stato abbia incassato 220 milioni di euro tra imposte dirette e indirette sulle revisioni effettuate dai privati per l’anno 2004. Confartigianato sottolinea inoltre che i compensi previsti per l’attività di revisione sono molto bassi e costringono le officine a ’fare prestò per rientrare nei costi. Con la tariffa attuale le officine incassano per ogni revisione 25,82 euro, cifra insufficiente a coprire il costo del servizio e che occorrerebbe perciò rivedere. Nel nostro Paese, le tariffe per le officine di revisione sono ferme dal 5 giugno 1999, quando sono state fissate a 50.000 lire, gli attuali 25,82 euro. A questa cifra vanno poi aggiunte tasse e concessioni governative e si arriva ad una tariffa complessiva di circa 37 euro. Si tratta di una cifra nettamente inferiore a quella prevista nella maggioranza dei paesi dell’Unione europea.
a.e.p


Giovedì, 21 Aprile 2005
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