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Notizie brevi 15/12/2014

Polizia Stradale Viareggio e Lucca
Cronotachigrafi truccati, indagata un'imprenditrice e il suo complice

Rinvenuti in 5 autocarri sofisticatissimi congegni elettronici di ultima generazione che permettevano di inibire il regolare funzionamento del cronotachigrafo. Anche 15-18 ore di fila senza interruzione di continuità

Al termine di una prolungata attività investigativa, rivolta alla repressione del fenomeno dell’alterazione degli apparecchi cronotachigrafi installati sugli autoarticolati e autotreni che percorrono quotidianamente la viabilità autostradale e ordinaria, il personale investigativo della Sezione Polizia Stradale di Lucca e della Sottosezione di Viareggio, effettuava un’attività di controllo dando esecuzione ad un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lucca.

L’operazione, scattata fin dalle prime ore della notte, si è svolta nel territorio versiliese dove sono stati fermati e controllati cinque autoarticolati riconducibili ad una ditta di autotrasporti di Pietrasanta la cui amministratrice F.F. di anni 44 residente a Pietrasanta, era già stata segnalata all’autorità giudiziaria. Sebbene ad un primo controllo non venissero riscontrate anomalie, i poliziotti, dopo una lunga e laboriosa “attività di bonifica”, protrattisi durante l’arco della giornata su tutti i veicoli controllati,hanno rinvenuto sofisticatissimi congegni elettronici di ultima generazione che permettevano appunto di inibire il regolare funzionamento del cronotachigrafo. In pratica, premendo un bottone artificiosamente camuffato, il conducente del veicolo staccava il sensore di velocità e quindi, sebbene il veicolo risultasse addirittura fermo, in realtà come è stato accertato anche mediante software dedicato in dotazione agli uomini della Stradale, tale veicolo viaggiava anche ad elevatissime velocità. Al termine degli accertamenti tali dispositivi sono stati sequestrati ed ai conducenti dei mezzi coinvolti è stata ritirata la patente di guida.

In concomitanza al controllo degli autoarticolati, altri uomini della polizia stradale, unitamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro di Lucca, hanno perquisito la residenza dell’amministratrice della ditta nonché presso la sede legale della medesima ditta. L’accertamento è durato diverse ore, sequestrando copiosa documentazione ritenuta interessantissima al prosieguo delle indagini che ad oggi vede un nuovo indagato, S.E. di 45 anni sempre di Pietrasanta che, secondo gli investigatori è il socio occulto nonché “mente operativa” del sodalizio criminoso.

L’attività compiuta dagli uomini della stradale ha perseguito in duplice fine. Infatti, se da un lato, colpendo una ditta che operava slealmente si è voluto salvaguardare quelle che lavorano rispettando le norme di legge; dall’altro, avendo a cuore la tutela di tutti gli utenti della strada, si è voluto interrompere un fenomeno che ne andava in evidente contrasto, tanto che, proprio in considerazione del fatto che gli automezzi venivano guidati anche per 15 ore di fila senza interruzione di continuità, è stato contestato a carico degli indagati anche il grave reato di “attentato alla sicurezza dei trasporti”. La crisi offre difatti un' alibi a molti imprenditori che costringono i propri dipendenti a turni massacranti per massimizzare i profitti e combattere in modo fraudolente la concorrenza.

"Manomettere il tachigrafo in modo tale che gli autotrasportatori possano fare più ore di guida - spiega il dottor Calogero La Porta - è un attentato alla sicurezza delle persone, e un  attentato alla sicurezza dei trasporti, per fortuna e per un buon lavoro, abbiamo sequestrato tutto quello che è servito per la denuncia, poi procederà la Magistratura."Il controllo è scattato al casello Versilia, - continua il Vice Questore Aggiunto La Porta - dopo aver monitorato la situazione  per un mese,  nella notte  è scattata  l'operazione, che ci  ha permesso di scoprire cinque camion, con il cronotachigrafo manomesso e ci ha portati  a  identificare   una ditta di autotrasporti  di  Pietrasanta, la cui amministratrice F.F. di 44 anni  era già stata segnalata all'Autorità Giudiziaria".

" In concomitanza al controllo  dei camion,  - precisa ancora il Dottor La Porta - altri uomini della Polizia Stradale, insieme al personale dell'Ispettorato del Lavoro di Lucca, hanno perquisito la residenza dell'amministratrice indagata.Ad oggi dopo vari accertamenti risulta un nuovo indagato S.E. di 45 anni sempre di Pietrasanta, che secondo gli investigatori è il socio occulto, nonché ' mente operativa' del sodalizio criminoso".

"Stiamo controllando l'azienda per procedimenti amministrativi  - sottolinea il Comandante Sottosezione Sostituto Commissario Salvatore Ripa -  questo fenomeno è in crescita,  e  la manomissione dei  tachigrafi,  mette a repentaglio la vita degli autisti dei camion e la vita degli altri viaggiatori  ignari di un pericolo fortissimo, provocando terribili stragi sulle autostrade, costringendo gli autotrasportatori ad una guida ininterrotta anche di 15-18 ore.Per questo motivo - conclude  il Dottor Ripa - è stato contestato a carico degli indagati, anche il grave reato di " attentato alla sicurezza dei trasporti".
 


Colpo grosso in Versilia contro la falsificazione dei dati di guida. Scoperta una ditta con tutti gli autocarri con tachigrafi “regolarmente” taroccati.  (ASAPS)

 

Lunedì, 15 Dicembre 2014
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