Il
Centauro incontra anche il Presidente della Commissione Trasporti della
Camera, On. Angelo Sanza
Intervista di Roberto Rocchi |
|||
In questo senso vorrei richiamare il fatto che spesso si tende a fare paragoni con altri Paesi come la Francia o la Germania, che però non hanno la struttura morfologica simile a quella italiana, ma sono molto più pianeggianti e per questo tunnel e viadotti sono richiesti con minore necessità. Basti pensare a ciò che succede quando si lavora sull’autostrada Salerno-Calabria, che comunque entro un anno contiamo di averla totalmente adeguata a nuovi parametri di efficienza e di funzionalità." Nel frattempo, però, molti sono gli automobilisti che continuano ad andare per strada incuranti delle regole e di quant’altro e l’effetto deterrente della patente a punti pare contare sempre di meno… "In questo quadro infrastrutturale occorre un comportamento più rigoroso da parte degli automobilisti italiani. Credo che ultimamente sia aumentata la sensibilità in ordine ai temi della sicurezza stradale, grazie anche all’applicazione della patente a punti ed al continuo controllo da parte delle forze dell’ordine che lavorano efficacemente pur fra mille difficoltà. La situazione, dunque, mi sembra ben più determinata anche se non così ricca di certezze, ma tante sono ancora le proposte di legge che abbiamo in serbo." Quali? "Intendiamo fare in modo che i mezzi su quattro ruote vengano controllati da sistemi telematici e satellitari, che sfruttano una tecnologia costosissima ma già sperimentata sui veicoli di categoria superiore. Il nostro intento sarebbe quello di espandere al massimo l’applicazione di questi sistemi e non escludiamo la possibilità di creare una sorta di scatola nera per ciascun veicolo." Fatta la legge non si troverà anche questa volta l’inganno, magari attraverso sentenze che ne annullano l’efficacia o altri seppur importanti diritti quali la riservatezza…? "Purtroppo è l’eterno dilemma italiano! Abbiamo normative che creano maggiore sicurezza per la collettività, ma si scontrano con altre regole che tendono a garantire diritti come quello della privacy. Bisogna saper conciliare le tante esigenze, trovare un giusto punto di equilibrio e capire che minore privacy significa alla fine maggiore sicurezza per tutti." Una consapevolezza, quest’ultima, difficile da far accettare, ma la speranza non è mai tarda a morire..! |
|||
|