«Abbiamo voluto ricordare che il rispetto delle regole
del Codice stradale è tassativo per tutti gli utenti,
ma che al tempo stesso gli enti proprietari e gestori delle
strade hanno il dovere di mantenere le migliori condizioni di
sicurezza, anche per quanto riguarda la segnaletica».
Così Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Associazione
sostenitori amici Polizia Stradale), spiega il rilievo del convegno
«Cantieri stradali e segnaletica: fattori di rischio e
sicurezza», svoltosi ieri mattina al Novotel, in città.
Ad organizzare la mattinata di studio - alla quale hanno preso
parte numerosi tecnici di Amministrazioni locali e responsabili
di Polizie municipali non soltanto bresciane - è stata
proprio l’Asaps, tramite il referente bresciano Domenico
Sacco, in collaborazione con il Centro studi sicurezza stradale
3M di Milano. «Abbiamo voluto integrare la nostra competenza»
prosegue il presidente Biserni, ricordando il lungo impegno
dell’Associazione in tema di sicurezza stradale: attiva
da 14 anni, l’Asaps conta su 25mila associati (appartenenti
a tutte le forze di polizia), 500 referenti sul territorio,
il sito internet (www.asaps.it) nell’ultimo anno ha visto
triplicare gli accessi e la rivista Il Centauro si avvicina
al centesimo numero.. «Noi siamo specialisti nello studio
delle norme di comportamento, ma alla sicurezza concorrono anche
le condizioni delle strade e della segnaletica. Per la Polizia
stradale, poi, si tratta di un ritorno alla tradizione; il nostro
lavoro non è soltanto quello di sanzionare i comportamenti
scorretti, ma anche di verificare la qualità e la precisione
della segnaletica». Con la consapevolezza di quanto sia
opportuno «restituire agli automobilisti quanto spendono
in tasse, sotto forma di sicurezza, comprese qualità
delle strade ed efficacia della segnaletica». Al tavolo
dei relatori, tra gli altri, si sono alternati Francesco Poy,
Marco Rognone, Claudio Galbiati, Francesco Mazziotta, il comandante
del distaccamento della Stradale di Salò, ispettore capo
Giovanni Alessandro Benedetti. Al convegno bresciano ne seguiranno
altri: uno a Perugia e un altro nell’Italia meridionale.
(chi.)