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Notizie brevi 01/07/2005

Sfugge alla Polstrada, travolto dal tir Con lo scooter in autostrada, trentacinquenne ampezzano muore stritolato. Code fino a 15 chilometri

Da "Il Gazzettino"

Sfugge alla Polstrada, travolto dal tir
Con lo scooter in autostrada, trentacinquenne ampezzano muore stritolato. Code fino a 15 chilometri
Monica Andolfatto.


Vicenza
Per sfuggire a una pattuglia della Polizia Stradale di Vicenza percorre due chilometri contromano in scooter sulla corsia d’emergenza dell’A4. La sua folle corsa termina quando col suo Skipper Piaggio 125 si schianta contro un camion fra i caselli di Grisignano e Vicenza Est. L’autostrada va in tilt: il traffico è paralizzato verso Milano per quasi un’ora con code chilometriche. La situazione comincerà a tornare normale solo dopo le 16.30.
Per lo scooterista non c’è nulla da fare: l’impatto con lo Scania condotta da Janos Tandari, romeno di 55 anni da poco residente nella città del Palladio, è devastante, tale persino da rendere irriconoscibile quel corpo inerte sull’asfalto.
E comincia il giallo sull’identità della vittima: non ha documenti. O meglio ne ha troppi. L’unico dato certo è la targa del motociclo: risulta intestato a Kristian Dandrea, operaio trentenne di Cortina d’Ampezzo, residente a Torrebelvicino, nell’Altovicentino. Divide la camera presa in affitto nell’abitazione di Maria Bertoldi in via Pascoli 44, con un amico, Enrico Bortolami, trentanovenne padovano. Nel borsello volato a una decina di metri di distanza ci sono delle carte riconducibili a quest’ultimo. La Polstrada attiva i carabinieri del comune di residenza dei due, ma non si riesce a rintracciare o l’uno o l’altro per dare finalmente un nome alla salma trasportata nella cella mortuaria dell’ospedale San Bortolo. L’incertezza perdura fino a tarda sera.
Intanto si ricostruisce la dinamica di un incidente così assurdo.
La vittima molto probabilmente stacca il biglietto d’entrata al casello di Padova Ovest, direzione Milano, e subito si fa notare per una guida alquanto spericolata con sorpassi al limite dell’azzardo. Ma cosa ci fa uno scooter 125 in autostrada? Alle sue spalle sopraggiunge una pattuglia della polizia stradale del capoluogo berico che proprio in quel momento sta rientrando e non può non vedere le prodezze alquanto pericolose del centauro. Lo affiancano e gli intimano di accostare e di fermarsi. L’uomo da quanto si è potuto ricostruire, finge di rallentare. Invece effettua una repentina inversione di marcia e tenta di scappare in contromano lungo la corsia di emergenza. Stessa manovra, ma con la sufficiente e doverosa prudenza, la effettua anche l’auto della polizia, con tutti i dispositivi d’allarme in funzione, che però procede a velocità piuttosto moderata per non esporre a inutili rischi i veicoli in transito. Improvvisamente accade l’irreparabile. Il fuggitivo forse tenta l’ultimo azzardo con un dribbling fra i mezzi che stanno occupando le tre corsie di marcia, oppure semplicemente sbanda andando a scontrarsi col pesante automezzo.
Il magistrato di turno, Monica Mazza, ha incaricato l’anatomopatologo Andrea Galassi di effettuare i prelievi del sangue per accertare l’eventuale assunzione di alcol o di stupefacenti. Non si esclude che la vittima avesse il timore della contravvenzione per essere entrato in autostrada con un veicolo non autorizzato: la cilindrata minima consentita per le due ruote, infatti, è la 150. Per questa violazione avrebbe dovuto pagare una multa di 35 euro.


Venerdì, 01 Luglio 2005
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