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Notizie brevi 23/12/2014

Lecce
Truffe assicurative, 12 arresti all'alba. Tra gli indagati periti, carrozzieri, medici e avvocati

L'operazione, condotta nelle ultime ore dalla sezione di polizia giudiziaria presso la Procura di Lecce assieme alla Polstrada, ha fatto scattare le manette ai polsi di una dozzina di individui, presunti componenti di un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa sulle polizze assicurative. L'indagine partì anni addietro

LECCE  - Una filiera perfetta, a “chilometro zero”, è il caso di dirlo. Una task-force di professionisti, specializzati nell’architettare o alterare, rigorosamente a tavolino, finti incidenti stradali. Con tanto di feriti, talpe e “infedeli” all’interno delle dieci compagnie assicurative truffate. Ma l’operazione “Micosca”, così ribattezzata dall’unione di due dei cognomi degli arrestati – Micocci e Scardino – ha messo la parola fine a raggiri che hanno fruttato un totale di un milione di euro.

Un altro tassello si è aggiunto al puzzle investigativo cominciato oltre un anno e mezzo addietro. La sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Lecce, assieme alla Polstrada di Lecce e Bari, nel corso delle ultime ore, ha eseguito dodici arresti nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di aver messo su un’associazione per delinquere, finalizzata a truffare le compagnie assicurative con 37 finti incidenti tra il 2008 e il 2010. Oltre alle misure cautelari, sono stati iscritti nel registro degli indagati, 60 nominativi, nell’ambito di una inchiesta coordinata dal pubblico ministero Antonio Negro.

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Le indagini sono state avviate due anni addietro, da parte del comando leccese della Polizia stradale, guidato dal vicequestore aggiunto Lucia Tondo, e nel mese di ottobre del 2013 , nell’ambito di un vasto controllo sulle arterie stradali del Tacco, scattarono diverse denunce e decine di individui furono indagati perché sorpresi al volante con assicurazioni false.Tra le persone finite nei guai all’alba, vi sono anche noti professionisti, tra cui avvocati, medici, carrozzieri e peIMG_1549-2-2riti assicurativi. La società maggiormente colpita è risultata essere la Unipol, già Ugf Assicurazioni spa, dalla cui denuncia è partita l'inchiesta. Micocci e Scardino, infatti, erano proprio i due liquidatori dell’agenzia assicurativa colpita.

Per riscuotere ingenti premi assicurativi dopo il “ferimento” nel sinistro, gli arrestati erano soliti dichiarare il massimo degli occupanti nell’abitacolo. Ognuno di loro ha percepito somme in denaro comprese tra i 300 euro e i duemila. Qualche smagliatura, tuttavia, ci doveva pur essere. E agli investigatori della Polstrada di Lecce, oltre che alla polizia giudiziaria, certe anomalie non sono sfuggite. I referti medici, tanto per cominciare.

Alcune diagnosi riportate sui certificati, infatti, sono state rilasciate a un solo minuto di distanza. Cosa improbabile. Altra incongruenza agli occhi degli inquirenti, il tasso di incidenti che ricadeva sulle stesse agenzie assicurative e più o meno delle stesse aree del Salento. Mentre la stessa Unipol ha fornito alla Polizia stradale i dati relativi ai sinistri dell’ultimo periodo, evidenziando un drastico calo della quantità di scontri: la filiale ha addirittura evidenziato un 47 per cento in meno di incidenti. Percentuale che cozzava, però, con quello degli “strani” incidenti degli ultimi mesi. Ma le indagini non si sono esaurite: altre agenzie assicurative sono tuttora sotto la lente di ingrandimento, per chiarire se possano esservi altri casi analoghi. Gli investigatori ne sono convinti.

da lecceprima.it


 

Queste frequentissime truffe contribuiscono e fare in modo che i costi delle assicurazioni non calino. (ASAPS)

 

 

Martedì, 23 Dicembre 2014
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