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Notizie brevi , Articoli 29/12/2014

Carattere di un Paese
Il senso civico dimenticato 
davanti alle strisce pedonali
È una malattia che non vogliamo curare. A Roma: solo il 30% degli automobilisti rispetta i semafori pedonali e solo il 15% si ferma davanti alle strisce

di Beppe Severgnini

La strada è il palcoscenico del carattere. Rivela come sono fatte le persone, le città, le nazioni: più della politica, del cinema o dello sport, che consentono di fingere e nascondersi. Scoprire che solo un quinto degli automobilisti italiani dà la precedenza ai pedoni sulle strisce non è una nota di costume, una curiosità di fine anno. È un piccolo, pessimo sintomo.

Alieni al volante
È la prova che esiste, in Italia, qualcosa di malato che non vogliamo curare. Al volante, dentro l’auto che non si ferma per lasciar passare i pedoni, non sta un alieno. C’è, quasi certamente, un normale cittadino che - appena trova una pagina Facebook, un microfono o quattro ascoltatori - protesta, s’indigna, invoca il senso civico. Ma, quando può dimostrare di possederne, se ne dimentica. Nel luogo più ovvio, consueto e quotidiano - la strada - si comporta esattamente come gli italiani che detesta. L’ Asaps (Associazione sostenitori amici della polizia stradale) ha registrato i comportamenti in cinque capoluoghi davanti alle strisce pedonali. A Milano solo il 22% dei conducenti s’è fermato, a Firenze e Napoli il 18% a Roma il 15%, a Palermo il 12%.

La fiducia mal riposta
In presenza di un semaforo pedonale la situazione migliora, ma non di molto. A Milano si ferma il 47% degli automobilisti; a Firenze il 43%, a Palermo il 39%, a Napoli il 38%. Ultima è Roma: solo il 30% degli automobilisti rispetta i semafori pedonali, una percentuale imbarazzante e tragica. Investire un pedone, infatti, ha quasi sempre conseguenze drammatiche. In Italia, 549 morti e 21.234 feriti nel 2013. Quasi un terzo di loro hanno pagato l’umana fiducia nelle strisce, nelle regole, nel prossimo e nell’autorità costituita. Alle forze di polizia, infatti, vorremmo chiedere: dove siete, quando tutto questo accade? Dove vi trovate, quando guidatori apparentemente sobri slalomeggiano come mosche ubriache, telefono incollato all’orecchio, e non vedrebbero una persona sulle strisce neppure se fosse fosforescente? Quante volte avete fermato un’auto per aver spaventato un pedone? Quand’è stata l’ultima volta in cui avete detto a un ciclista che quelle strisce bianche per terra indicano un attraversamento pedonale , non ciclistico? E gli avete spiegato che gli aggettivi, anche in quest’Italia confusa, contano ancora?


da corriere.it


La grande firma Beppe Severgnini prende spunto dal nostro monitoraggio sul comportamento degli automobilisti di fronte alle strisce pedonali per scrivere un articolo da par suo. Da leggere!(ASAPS)

Lunedì, 29 Dicembre 2014
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