Blitz della Forestale, bloccato traffico illegale di selvaggina
Macerata, 30 dicembre 2014 - Un traffico illegale di uccelli protetti importati dalla Tunisia per finire sulle tavole delle feste di Capodanno è stato stroncato dalla Forestale.
Sedicimila uccelli, per lo più passeri e storni, per un valore complessivo di circa 400 mila euro. In sei mesi l’organizzazione, radicata in sette regioni, avrebbe commercializzato illegalmente circa 405.000 uccelli in 24 province del nord Italia. Otto i denunciati. L’operazione, in codice ‘African-Oseì, coordinata dal Nucleo investigativo provinciale di Polizia ambientale e Forestale di Macerata e diretta dalla Procura maceratese, ha riguardato oltre 80 grossisti, ristoratori e commercianti al dettaglio di selvaggina.
In totale si tratta di circa 400.000 passeri e storni, catturati in Africa con mezzi che in Italia sono vietati, e poi venduti illegalmente a ristoranti e supermercati.
Per ora sono otto le persone denunciate alle procure di Macerata, Massa Carrara, Pesaro e Ravenna: rischiano fino a sei mesi di arresto per violazioni della normativa sulla tutela della fauna selvatica e il prelievo venatorio. Controlli però sono ancora in corso in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Toscana, per rintracciare gli altri uccelli venduti illegalmente.
In Italia la fauna selvatica è considerata patrimonio indisponibile dello Stato, e il commercio di uccelli selvatici è vietato. Anche le specie per le quali è consentita la caccia non possono essere vendute, acquistate o trasportate. In base alle norme Ue, dal 24 giugno scorso il divieto è esteso anche all’avifauna importata dall’estero e della quale esistano popolazioni anche nei Paesi dell’Unione. La cattura di grandi quantità di uccelli selvatici con reti o trappole è vietata in gran parte del territorio comunitario ma è consentita in Tunisia, Albania, ed altri Paesi, dove ogni anno vengono catturati milioni di uccelli.
da ilrestodelcarlino.it