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Notizie brevi 15/04/2005

Baby, mi parcheggi l’auto? Dagli Usa "Valet of the Dolls"

Sta facendo la fortuna degli inventori il servizio, per i locali più ’in’, di bellissime ragazze parcheggiatrici. Sono ormai più di 140...
Baby, mi parcheggi l’auto?
Dagli Usa "Valet of the Dolls"

di JANELLE BROWN

 

 

LOS ANGELES - Un lunedì sera presto, arrivata a un party di Beverly Hills, Kimberly Bowie ha iniziato il suo lavoro applicando un tocco di fard sulle guance di una collega. Ha aggiunto poi un ombretto rosa sfumato scintillante e un pizzico di gel per i capelli e si è dedicata al trucco di altre quattro signore. Aggiustatasi poi il suo foulard ornato di lustrini, Kilmberly Bowie, truccatrice professionista di giorno, è stata subito pronta per il suo lavoro notturno, quello di parcheggiatrice di auto.

Se l’addetto ai parcheggi dei locali di Los Angeles è solitamente un uomo che indossa una giacca a vento o una giacca rossa, Bowie e le altre impiegate del "Valet of the Dolls", un servizio di parcheggiatrici formato esclusivamente da donne, ambiscono a fare girare la testa. Ecco perché la società si avvale di una truccatrice professionista e perché le parcheggiatrici si presentano al lavoro, a seconda dell’incarico che ricoprono, indossando canotte molto scollate e pantaloni alla caprese, corpetti di pizzo e minigonna o perfino dei costumi: del loro repertorio fanno parte maschere caricaturali da Babbo Natale provocante, da coniglietta e da ballerina.

 

Oltre all’aspetto esteriore, le parcheggiatrici curano in particolare un servizio gradevole: invece di afferrare la contromarca del cliente e di correre a prendere la sua vettura - operazione nota in alcuni ambienti del settore come "rip and run", ovvero "afferra e corri" - le 142 signore del Valet of the Dolls sono incoraggiate a comportarsi amichevolmente e a fare conversazione con i clienti in attesa. "Hanno senso dell’umorismo" commenta Alicia Brockwell, una pubblicitaria che ha fatto ricorso a questo servizio per il suo party, in occasione della riapertura di un salone di bellezza e di vendita di prodotti per la cura personale, la Lush Beauty Boutique.

 

"A Los Angeles coloro che lavorano nella pubblicità - ovvero tutti - sono stufi, hanno già visto di tutto, come il parcheggiatore in smoking. Ciò che distingue nettamente le Valet of the Dolls è che si è in presenza di qualcosa di completamente diverso. Già il nome, parcheggiatrici bambole, ti dà un’idea di divertimento, di donne sexy e disinibite". Il che non significa che le parking dolls non siano più che esperte con la frizione. "Cintura allacciata" esclama Kimberly Bowie non appena le si consegnano le chiavi di una Mercedes e balza dietro il volante. È stata allevata da un patrigno che faceva il camionista, che le ha insegnato a maneggiare un grosso autotreno. Così, spiega la giovane donna: "Una volta che hai guidato un camion a 18 ruote, sei in grado di guidare qualsiasi cosa".

 

Non dovrebbe stupire più di tanto che proprio a Los Angeles, città che ama le automobili e la bellezza fisica, le due cose si siano fuse in un servizio di parcheggiatrici formato da sole donne. Qui infatti i parcheggiatori alle feste private o al ristorante si trovano pressoché ovunque, essendo considerati una necessità più che un lusso e sull’elenco telefonico compaiono ben due pagine di servizi di parcheggiatori, tre dei quali formati esclusivamente da donne. Il servizio Valettes, per esempio, ha ben 27 anni, ma Valet of the Dolls, fondato nel 2003, è diventato di gran lunga il più richiesto: attualmente lavora a una quarantina di feste al mese sfruttando, con qualche piccola astuzia, anche un po’ di sex appeal. Il suo sito Web sfoggia tre donne drappeggiate e sdraiate sul cofano di una Jaguar e promette foto di "bambole in biancheria intima!"

 

Secondo Gillian Harris, fondatrice e proprietaria di Valet of the Dolls, alle sue parcheggiatrici si sono rivolti per le loro feste private a casa loro Jamie Foxx, vincitore dell’Oscar, il regista Bill Condon, e il produttore John Peters.

Chuck Pick, fondatore di Chuck’s Parking, la più grande società di parcheggiatori di Los Angeles formata esclusivamente da uomini, liquida con una battuta sarcastica i servizi di parcheggiatrici: "Quando qualcuno mi dice che sono carine, io rispondo che farebbero meglio a comperarsi un cucciolo, perché quando si ha a che fare con le macchine altrui bisogna tenere alti gli standard della professione". Gillian Harris dal canto suo replica che sebbene le piaccia assumere una parcheggiatrice perché è carina, le sue abilità di guida sono un requisito fondamentale: "Una volta truccate, devono pur sempre correre, evitare tutti gli ostacoli e saper maneggiare la leva del cambio".
(Tratto dal supplemento New York Times - La Repubblica)


 

 


di JANELLE BROWN

Sta facendo la fortuna degli inventori il servizio, per i locali più ’in’, di bellissime ragazze parcheggiatrici. Sono ormai più di 140..
Venerdì, 15 Aprile 2005
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