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Comunicati stampa 17/06/2004

Comunicato Stampa - Patentino: ancora troppi ragazzi non in regola l’Asaps conferma la richiesta di rinvio, per evitare probabili "giustificazioni" dell’illegalità. Rischio fughe all’alt.

Patentino: ancora troppi ragazzi non in regola
l’Asaps conferma la richiesta di rinvio, per evitare probabili "giustificazioni" dell’illegalità.
Rischio fughe all’alt.

I pur lodevoli sforzi della scuola per concretizzare l’adempimento dell’organizzazione dei corsi per il patentino dei ragazzi, non sono stati sufficienti a realizzare il risultato, anche per la mancanza dei previsti finanziamenti ricavati dal 7,5% delle sanzioni. E’ ormai certo che una larga fetta di giovani aspiranti al certificato per ciclomotoristi, calcolabile in alcune centinaia di migliaia di giovani, non conseguirà in tempo il documento. Il diritto dei ragazzi (e delle famiglie) di legalizzare la loro posizione non si è potuto compiutamente adempiere. La frequenza dei corsi gratuiti nelle scuole rimarrà probabilmente ancorata ad una percentuale inferiore al 50% dei potenziali patentati.
Senza entrare nel merito degli aspetti legati al mercato dei cinquantini già asfittico, secondo l’Asaps rimane pressante la necessità di un rinvio dell’entrata in vigore della norma. La sanzione di 516 euro e il fermo del veicolo per 60 giorni, sono un balzello troppo pesante per le famiglie che pur aspirando a regolarizzare la situazione dei figli, faticheranno a far rispettare il divieto dell’uso a tanti ragazzi non patentati che dal primo luglio dovrebbero lasciare il motorino in garage.
L’Asaps sottolinea ancora che si innescherebbe un ulteriore elemento di "giustificazione" dell’ illegalità e grave messa in imbarazzo delle forze di polizia con incremento delle fughe all’alt. Con conseguenti rischi per gli inseguiti e per gli inseguitori.
Ancora una volta un provvedimento giusto ed opportuno, come quello del patentino, reso di fatto impraticabile, rischia di far mischia con altri provvedimenti simili, dai quali nasce e si sviluppa il modello delle "intransigenze permissive" praticato frequentemente nel nostro Paese, col quale si finirà per minare poi la credibilità della norma.

Forlì, 17 giugno 2004

Giordano Biserni
Presidente Asaps
Giovedì, 17 Giugno 2004
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