Sistri: ma l'omesso pagamento del contributo per il 2014 è sanzionato?
Il Sistri è una sorta di entità aliena, che genera tanta più paura quanto più rimane misteriosa. Soltanto pochi giorni fa, quando abbiamo dato la notizia del suo slittamento, almeno per quanto riguarda l’applicazione delle sanzioni, si è subito diffusa una palpabile soddisfazione tra le aziende di autotrasporto impegnate nella movimentazione di rifiuti pericolosi, subito annegata in un dubbio: ma i contributi vanno comunque pagati? O meglio, a chi non li paga possono essere applicate delle sanzioni o invece anche queste slittano al prossimo anno con tutto il resto?
Per rispondere dobbiamo andare a leggere l’art. 260 bis, comma 1 e 2, perché è lì che si trova la puntualizzazione che le sanzioni per omessa iscrizione e omesso versamento del contributo si applicano a decorrere dal 1° febbraio 2015. Sanzioni che possono arrivare, nei casi più gravi, fino a un massimo di 93.000 euro partendo da 15.000. Da notare, invece, che nell’art. 11 del D.lgs. 101/13 al comma 3 bis che in maniera analoga a quanto avvenuto nei giorni scorsi, già lo scorso anno prorogava l’avvio delle sanzioni al 1° gennaio 2015, non si specificava se tale slittamento valesse anche per le sanzioni relative al mancato versamento dei contributi e quindi tutta lasciava propendere per il «si». Forse anche per questo motivo quest’anno è stato puntualizzato il momento specifico - vale a dire il febbraio 2015 - in cui scattano le sanzioni per chi non versa.
Ovviamente stiamo parlando della possibilità riconosciuta allo Stato di applicare sanzioni. Che poi effettivamente ci si avvalga di questa facoltà è difficile dirlo. Il buon senso farebbe propendere per una mancata applicazione, visto che parliamo di un sistema ancora lacunoso, ma è anche vero che la fame di risorse economiche da parte dello Stato è talmente elevata che potrebbe arrivare ad agire - e non sarebbe la prima volta - in maniera contraria al buon senso.
Ricordiamo poi che scorrendo dal comma 3 al 9 dello stesso articolo si scopre che le sanzioni connesse all’operatività del sistema si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2016. Ovviamente stiamo parlando di sanzioni relative al Sistri, perché le sanzioni legate alla gestione dei registri di carico/scarico e dei formulari di trasporto, quelli cioè sinteticamente definiti come «sistema cartaceo», attualmente in convivenza con il sistema di tracciabilità elettronica del Sistri, rimangono vive e vegete, né slittano in avanti.
Anzi, come ha ricordato la stessa normativa che ha determinato lo slittamento delle sanzioni per il Sistri, vale a dire il D.P.C.M. 17/12/2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27/12, il modello MUD dovrà essere utilizzato per le dichiarazioni da presentare da parte dei soggetti tenuti alla comunicazione dei dati sui rifiuti, entro il 30 aprile 2015, per ciò che riguarda l'anno 2014.