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Notizie brevi 14/01/2015

Semafori con giallo a 3 secondi, caos in arrivo

La cassazione ha deciso, il taglio di tempo è legittimo, in arrivo pioggia di multe. Ma in Italia spesso le sanzioni sono usate per fare cassa, a danno della sicurezza stradale. Senza contare che per i nuovi controlli elettronici dal 2009 a oggi abbiamo già avuto un incremento di multe del mille per cento...

La Cassazione ha deciso: la multa al semaforo è legittima se il giallo dura 3 secondi, ribadendo quanto già affermato nello scorso settembre. Ma se la sentenza (n.27348/2014) si riferisce ad un aspetto tecnico - 3 secondi sono esattamente quanto serve per fermarsi a 50 orari - poi invece si ignora un fatto fondamentale: nelle nostre città il giallo è tarato sempre a volte a 4, a volte a 3...

Questo perché - giustamente - si è interpretato con saggezza la circolare del Circolare del Ministero dei Trasporti (n. 67906/2007) che stabilisce che il tempo minimo di durata del giallo non può mai essere inferiore a tre secondi.

In particolare uno studio del Consiglio nazionale ricerche CNR il 10 settembre 2001 ha scritto le "Norme sulle caratteristiche funzionali e geometriche delle intersezioni stradali": al paragrafo 6.7.4, c’è la "Determinazione dei tempi di giallo”. E indica durate di 3, 4 e 5 secondi per velocità dei veicoli in arrivo pari, rispettivamente, a 50, 60 e 70 km/h. In presenza di traffico pesante con veicoli di lunghezza massima pari a 18,75 metri, compresi autocarri, autobus, fìlobus, autotreni, autoarticolati, autosnodati, filosnodati e vetture tramviarie, è indicata una durata di 4 secondi anche per velocità di 50 km/h.

Se pensate che sia una questione marginale sbagliate di grosso. Basti dire che il sindaco di Chicago, Rahm Emanuel (è stato capo dello staff di Barack Obama tra il 2008 e il 2010, mica uno qualsiasi) dopo aver abbassato il giallo dei semafori da 3 secondi a 2,9 ha incassato 8 milioni di dollari in più di multe. E visto che qui parliamo di secondi e non di decimi di secondi (e considerando che in Usa la multa è di 100 dollari, da noi sono 162 euro più sei punti in meno sulla patente) la stima è che agli automobilisti italiani possano essere sfilati centinaia di milioni di euro in più. Una situazione assurda perché in Italia abbiamo una legge che impone di destinare i proventi delle multe a iniziative per la sicurezza stradale, ma nessun decreto attuativo. Per cui le multe finiscono ai comuni, alle province (le mettono anche a bilancio!) per fare di tutto.

Il dubbio quindi che le sacrosante sanzioni (per chi sgarra) vengano messe in campo solo per fare cassa diventa certezza. Ma solo ovviamente dalle polizie locali e non dalla Stradale o dai Carabinieri, al di sopra di questo "giochetti": attenzione però a non equivocare perché le stesse polizie municipali sono vittime del sistema in quanto il comandante rischia il posto se non rispetta i dictat dei sindaci... E pensare che la legge di cui parliamo - e che metterebbe al riparo tutti da questo uso improprio delle sanzioni è del 2010...

Detto questo, ecco perché il giochetto di muovere il tempo dell'arancione è pericoloso: può portare ad una situazione catastrofica che si innesta ad una - tutta italiana - sul sistema delle contravvenzioni. Da noi infatti - dal 2009 a oggi - il numero di contravvenzioni elevate è cresciuto del 987% (nello stesso periodo in Germania l’aumento è stato dell’11%, in Francia del 30%...) e questo non  perché siamo diventati tutti dei criminali al volante ma perché abbiamo iniziato a piazzare controlli elettronici ovunque in città e perché - visto che il nostro balordo sistema lo consente a norma di legge - i comuni hanno sempre più bisogno di soldi...

Mettere quindi in mano a chi gestisce il sistema multe la possibilità di cambiare le regole del gioco in corsa può portare gravi danni al mondo della sicurezza stradale perché - va ricordato - da noi già adesso ogni anno vengono notificate agli automobilisti italiani circa 78 milioni di multe, ovvero più di 215 mila al giorno, una ogni due secondi che fruttano alle casse statali tre miliardi di euro. Di queste, 8 volte su 10 nessuno le paga: sta passando il concetto - orribile - che le sanzioni siano ingiuste, che non servano a nulla e che se possibile vadano evase con mille trucchi. L'esatto opposto dello spirito con cui invece andrebbero ricevute e pagate, mortificandosi per il pericolo arrecato alla collettività...

Con l'arancione a tre secondi, così, il nostro già precario senso civico riceverebbe di sicuro un ulteriore "siluro a prua"...

 

di Vincenzo Borgomeo
da repubblica.it/motori


Tre secondi valgono 6 punti e 163 euro. Gli incidenti sono calati agli incroci, ma perché in molti hanno costruito le rotonde... (ASAPS)

Mercoledì, 14 Gennaio 2015
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