Nella
seduta del 23 febbraio, nell’ambito della procedura di codecisione,
il Parlamento europeo ha approvato un regolamento che modifica
il codice doganale comunitario per migliorare la sicurezza
delle merci che attraversano le frontiere comunitarie. Il
regolamento, basato su una proposta presentata dalla Commissione
nel luglio 2003, vuole essere una risposta dell’Unione europea
alle preoccupazioni della comunitý internazionale per la
tutela della catena di distribuzione internazionale dal
terrorismo.
"Sono
lieto che il Parlamento europeo e il Consiglio abbiano approvato
questo regolamento, che garantisce una maggiore sicurezza
non soltanto ai cittadini dell’Unione europea, ma anche
ai partner commerciali dell’Ue" ha dichiarato Làszló
Kovàcs, Commissario per le politiche fiscali e doganali.
"Allo stesso tempo, il regolamento agevola il commercio
legittimo e tutela la competitivitý internazionale degli
esportatori comunitari".
Il
regolamento che modifica il codice doganale comunitario
comporta una serie di misure dirette a rafforzare la sicurezza
delle merci che attraversano le frontiere internazionali,
tra cui un regime di controlli più rapidi e mirati,
dal quale trarranno beneficio le autoritý doganali, il pubblico
e gli stessi operatori commerciali. In particolare il regolamento:
- introduce lo scambio elettronico di dati tra amministrazioni
doganali;
- razionalizza i controlli doganali, concentrando i controlli
relativi esclusivamente alla sicurezza nel luogo di entrata
o di uscita delle merci dalla Comunitý, mentre i controlli
di ordine fiscale saranno d’ora in poi eseguiti nel luogo
in cui l’operatore è stabilito;
- impone agli operatori di fornire alle autoritý doganali,
tramite dichiarazioni sommarie in formato elettronico, informazioni
sulle merci prima della loro importazione o esportazione
dall’Unione europea;
- offre agli operatori soluzioni affidabili e meno complesse;
- introduce criteri di selezione dei rischi, che si applicheranno
in tutta la Comunitý grazie ad un sistema informatizzato
coordinato.
Allo
stato attuale, se è vero che tutti gli Stati membri
si adoperano attivamente per impedire l’ingresso nell’Unione
europea di merci pericolose o difettose, è altrettanto
vero che le misure applicate, le prioritý e gli investimenti
in attrezzature e risorse sono diversi da Stato a Stato.
Con il nuovo regolamento, grazie all’armonizzazione dei
controlli di sicurezza, sarý possibile reagire meglio a
livello comunitario alle nuove minacce. Inoltre il rafforzamento
delle regole, necessario per rispondere alle preoccupazioni
della comunitý internazionale per la sicurezza, sarý attuato
tramite una strategia comune a livello comunitario e non
mediante accordi bilaterali tra i singoli Stati membri e
i paesi terzi, che determinano problemi di concorrenza per
gli operatori comunitari.
Il
regolamento sarý ufficialmente adottato una volta firmato
dal presidente del Consiglio e dal presidente del Parlamento
europeo.
Da
www.europa.eu