Sezione Polizia Stradale di Teramo – Distaccamento di Pineto
Dopo la luce della speranza una recidiva della malattia getta nello sconforto la famiglia dell’Assistente Capo Piero Scarpone la cui figlia Silvia lotta contro un grave male
Come nel 2013 ASAPS si attiva e raccoglie un invito alla solidarietà
(ASAPS) Quando la malattia e la disperazione sembravano aver deciso di far respirare una nuova aria alla famiglia dell’Assistente Capo della Polizia di Stato Piero Scarpone, in servizio presso il Distaccamento di Pineto della Stradale di Teramo, una recidiva della malattia riporta la corsa alla fase iniziale con la consapevolezza della fatica e del dolore da affrontare, assieme però alla certezza di avere al fianco l’intera famiglia della Stradale.
Ricordiamo che Silvia la figlia del collega Piero è affetta da una grave neoplasia ossea (Sarcoma di Ewing) che colpisce meno di 100 persone in un anno.
È stata a lungo è ricoverata presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per dei cicli di chemioterapia che, oltre a minare il fisico della giovane, hanno messo in seria difficoltà la famiglia intera intenzionata a non lasciare sola la figlia in questa sua lotta che ha affrontato, come riferisce il padre, con il coraggio di una leonessa.
Come spesso accade per queste malattie si passa da momenti di felicità che dipendono da esiti favorevoli di indagini e analisi, ad altri nei quali si ripiomba nell’oscurità quando si paventa la possibilità di recidive che minano certezze e tolgono serenità e forza.
ASAPS raccoglie l’accorato appello del collega che chiede aiuto e lo raccoglie volentieri perché le lacrime versate da un genitore per un figlio sono ancora più salate e bruciano più di quelle versate per tanti altri motivi, pur gravi e importanti. (ASAPS)
“Torno a scrivervi dopo due anni circa perché le condizioni che mi avevano spinto a farlo si sono nuovamente ripresentate, nostro malgrado. Mia figlia Silvia, affetta da una grave neoplasia ossea che l'ha costretta al ricovero presso L'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, è nuovamente ricoverata presso lo stesso nosocomio per una brutta recidiva della malattia e ci siamo dovuti nuovamente spostare nelle vicinanze dell'Ospedale per effettuare le ormai conosciute devastanti chemioterapie che dureranno, come allora, dieci mesi circa. Con l'aiuto di tutti quei colleghi che mi sono preoccupato di ringraziare anche a nome di mia figlia, siamo riusciti a dare a Silvia la speranza della guarigione. C'eravamo quasi riusciti grazie al loro contributo e grazie a Silvia che ha combattuto come una leonessa contro una malattia bastarda e alquanto rara. Questo fino a quando una PET di controllo ci ha fatto ripiombare nel baratro ancora più devastati di allora perché oggi sappiamo quale calvario dovremo affrontare e superare. Sono qui pertanto a ribadire a tutti quei colleghi che nuovamente mi stanno sostenendo e telefonando di pregare per Silvia.
È questo ciò che desideriamo e che loro concretamente possono fare oltre.
Se vorranno sostenerci anche ad affrontare le gravose spese che ne deriveranno lo potranno fare tramite il seguente IBAN della Banca dell'Adriatico di Roseto degli Abruzzi (Te)
IT81T0574877020100000005005
Grazie a tutti voi e che DIO vi benedica."
Non lasciamo solo Pietro e sua figlia Silvia. Noi faremo la nostra parte. (ASAPS)