Firenze, la Polizia Municipale arresta una banda di rumeni che clonavano bancomat. Tre in manette |
(ASAPS)
FIRENZE – La segnalazione era giunta ai centralini della Municipale
attorno alle 19 del primo di aprile. Un commerciante, aveva spiegato infatti
che attorno ad uno sportello bancomat in pieno centro c’erano tre
stranieri, che facevano strani movimenti. Un uomo del reparto antidegrado,
che opera in borghese, ha finto di effettuare un prelievo, e si è
accorto che lo sportello era stato manomesso: i delinquenti avevano infatti
applicato un modulo video ed uno skimmer, che legge la banda magnetica
delle tessere, mimetizzandolo così bene che solo l’esperienza
ha consentito al vigile di scoprire l’inganno. È stato organizzato
così un servizio di appostamento: gli agenti hanno notato un giovane
che camminava avanti e indietro nei pressi del bancomat effettuando numerose
telefonate con il cellulare, mentre altri due uomini, in coppia, si muovevano
nella strada attigua. Nel frattempo, gli ignari cittadini hanno proseguito
ad effettuare le operazioni di prelievo, finché – un paio
d’ore dopo – due componenti del gruppo, coperti dal terzo elemento
che faceva da palo, si sono avvicinati allo sportello. Poi, con una spatolina,
hanno staccato rispettivamente il modulo video (con cui veniva carpito
il Pin) e il modulo di lettura di tessere magnetiche (per memorizzare
i dati che poi venivano impressi su carte vergini) nascondendoli nello
zaino e in tasca. Gli agenti hanno avuto il via libera e sono entrati
in azione, arrestando tutti e tre gli uomini. Si tratta di cittadini rumeni,
domiciliati a Lucca, dove alcuni operatori della Polizia Municipale hanno
effettuato una serie di perquisizioni insieme ai colleghi della Polizia
di Stato, sequestrando materiale utilizzato per manomettere lo sportello
bancomat come le bombolette di vernice spray e le spatole. (ASAPS).
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