Camionisti criminali, nuovo boom di cronotachigrafi manomessi
Magneti, sensori “tarocchi”, bypass elettrici e altro ancora. Continuano a crescere i metodi fraudolenti per la manomissione dei cronotachigrafi a bordo dei mezzi pesanti, ormai sistematicamente alterati per permettere ai conducenti di ignorare le imposizioni di legge sulla circolazione. La Sottosezione Modena Nord della Polizia Stradale si è trovata di fronte in queste prime settimane del 2015 ad una nuova ondata di veicoli con strumentazione di bordo manomessa o danneggiata.
Da gennaio ad oggi , infatti, ben dieci Tir fermati per i controlli di routine hanno svelato un'alterazione del cronotachigrafo, che ha portato alla denuncia dei conducenti. Un fenomeno europeo a quanto pare, dal momento che riguarda non solo le ditte e gli autotrasportatori italiani, ma anche tedeschi, bulgari, greci, sloveni e di altre nazionalità ancora. Grazie e manomissioni grossolane o metodi più sofisticati i camionisti rendono impossibile verificare la reale ricostruzione della propria attività lavorativa. Lo scopo è infatti molto semplice quanto proficuo, sia per la ditta e per l’autista: dimostrare con dati registrati come il veicolo abbia ore di guida minori o addirittura nulle rispetto a quelle che effettivamente sono state fatte, aggirando la normativa che prescrive tempi di guida e di riposo giornalieri /settimanali ( 9 ore giornaliere e riposo di almeno 45 minuti ogni 4 ½ - ovvero 15 minuti di pausa dopo ogni ora di guida).
Con tale ritrovato gli autisti che si mettono alla guida de un mezzo industriale circolano in condizioni psico fisiche al di sotto di quelle stabilite dalle normative sul lavoro e del Codice della Strada , creando in tale contesto i presupposti oggettivi per il verificarsi di sinistri stradali dovuti a manchevolezze e a disattenzioni causati dalla stanchezza. Un comportamento criminale, senza mezzi termini.
da modenatoday.it
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