Una
(incredibile) lettera a proposito del ferimento dell’agente della Polizia
Municipale con un colpo di carabina al collo. |
Sia
chiaro, l’automobilista che ha sparato contro il vigile urbano in corso
Kennedy ha sbagliato, va identificato e duramente punito. C’è un
però (*).
La polizia municipale di Padova si sta comportando in maniera indecorosa nei confronti di chi viaggia sulla tangenziale, tangenziale sulla quale, se la memoria non mi inganna, non mi pare ci siano stati tanti incidenti stradali. Corso Kennedy e corso Argentina hanno le stesse caratteristiche di un’autostrada eppure il limite è di 80 chilometri orari. Già questo è assurdo, ma l’assurdo arriva quando i vigili urbani, che solitamente sono nella direttrice Padova Est-Padova Sud, non multano le auto che vengono loro incontro ma quelle che si stanno allontanando sull’altra carreggiata. Ciò significa che l’obiettivo non è quello di aumentare la sicurezza ma di gonfiare le casse del Comune. Il tutto con l’evidente permesso della Prefettura. Io spero per questi vigili urbani e per il loro comandante che un giorno un automobilista ubriaco o tossicodipendente non passi tranquillamente davanti al telelaser a 150 all’ora senza essere fermato e che poi provochi un incidente mortale. Se uno così uccidesse mia moglie o mia figlia sarei ben poco felice di sapere che il pirata era stato multato cinque minuti prima di aver causato la tragedia! Quel che è accaduto denota la mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni, certo, ma anche le istituzioni devono meritarsi il rispetto dei cittadini. Queste imboscate, invece, a colpi di telelaser a solo scopo di lucro, istigano alla indignata protesta, se si è civili, alla vendetta se si è incivili (**). Il sindaco, il comandante dei vigili e il prefetto dovrebbero meditare su questo. M.P. Padova (*) Nota: “C’è un però”? “C’è un però”??? Ma stiamo scherzando??? (**) Nota: chi rispetta il codice della strada non teme telelaser, né etilometro, ed è grato e riconoscente alle forze dell’ordine, che lavorano per tutelare la sua sicurezza, cui esprimo la mia affettuosa solidarietà. Chi scrive lettere ignobili come questa abbia almeno il buon gusto di non parlare di civiltà. Note in asterisco di Alessandro Sbarbada servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova che come Asaps condividiamo pienamente. |
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