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Comunicati stampa 05/07/2004

Comunicato Stampa - UN CATASTO PER GLI INCIDENTI

Asaps: incidenti mortali catastrofali serve un "catasto" della sinistrosità

UN CATASTO PER GLI INCIDENTI
Asaps: incidenti mortali catastrofali serve un "catasto" della sinistrosità

La strada, gli incidenti dello scorso fine settimana sono la conferma, è molto democratica: colpisce tutte le categorie indistintamente, dal professionista all’operaio, dall’anziano al bambino.
E’ cinica: sa scegliere anche i momenti di massimo relax, come l’inizio di una vacanza, per distruggere una vita, una famiglia, un’impresa.
E’ crudele: sa emettere sentenze di morte inappellabili anche a carico di chi non ha commesso violazioni ma, seguendo le regole, è vittima di chi ha fatto un salto di carreggiata, ha mancato una precedenza, ha imboccato l’autostrada contromano.
Alcuni disastri autostradali di questi giorni (altro che 150!) confermano che non c’è patente a punti o patentino che tengano se non sono affiancati da una fitta rete di seri e qualificati controlli, magari senza uso eccessivo di elettronica e con qualche visibile e attrezzata pattuglia in più sulle strade. Con meno ausiliari e più professionisti.
La prima domanda che ci facciamo, per esempio, è come mai questo benedetto organico della Polizia Stradale, carente di circa 1.500 operatori non venga, da almeno 15 anni, ripianato.
Inoltre, la serie di sinistro drammatici o catastrofali, a parere dell’Asaps, dovrebbe finalmente indurre, è qui sta la proposta, alla realizzazione presso il Ministero dell’Interno, di una sorta di autority che analizzi le dinamiche degli incidenti stradali più gravi.
Insomma dovrebbe nascere una sorta di "catasto" della sinistrosità che archivi i grandi eventi tragici della strada e ne analizzi in modo approfondito le cause sui 3 elementi essenziali: uomo, veicolo, strada.
In altri stati, come in USA, apposite agenzie (vi lavorano 400 unità) analizzano gli incidenti e le cause. L’analisi, oltre a individuare i punti neri in aree urbane, extraurbane e autostradale, dovrebbe costituire un laboratorio di verifica approfondita, non ai fini giudiziari, ma di analisi del fenomeno.
Non si può catalogare come causa di un sinistro alla voce "viaggiava contromano" o "a velocità eccessiva" un salto di corsia o un imbocco in senso inverso della rete autostradale.
Certi sinistri, apparentemente inspiegabili, vanno analizzati con attenzione a cominciare dalle condizioni psico-fisiche dei conducenti (alcol, sostanze, età avanzata), all’assetto dei veicoli (gomme, carico), alle condizioni della strada (asfalto, buche, fondo bagnato sdrucciolevole).

Va creato un archivio generale con le modalità degli interventi e di tutti gli intervenuti per analizzare:

a. le cause dell’incidente (fattore scatenante);
b. la dinamica degli impatti e delle lesioni;
c. le modalità e l’efficacia dei soccorsi tecnico-sanitari;
d. la verifica degli eventuali interventi successivi al sinistro per correggere carenze o errori.

Per alcuni di questi aspetti potrebbero essere attivati e incaricati appositi uffici locali che facciano capo ai comitati provinciali della sicurezza.
Un evento mortale o addirittura catastrofale non può essere materia esclusiva delle aule di giustizia, va studiato, analizzato, scomposto per individuare le vere cause, la frequenza delle stesse, le misure adottabili con il solo scopo che si ripetano il più raramente possibile.

Forli 5 luglio 2004

Giordano Biserni
Presidente Asaps
Lunedì, 05 Luglio 2004
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