Gemelli travolti e uccisi da un'auto: il 23enne guidava ubriaco
Era stato già condannato, in passato, per guida in stato di ebbrezza, il 23enne di Larino che, con la sua auto, ha travolto ed ucciso i due gemelli di appena 16 anni Antonio e Giovanni Padulo, mentre erano in sella ad uno scooter.
Gli era stata ritirata anche la patente. Quella stessa patente che poi gli è stata restituita e con la quale aveva ripreso a guidare. Ma sabato notte, dopo l’incidente ed il ricovero in ospedale la tragica scoperta: il giovane aveva bevuto prima di mettersi al volante della Grande Punto.
L’alcol test al quale è stato sottoposto non ha lasciato dubbi. Una verità che rende ancora più difficile accettare la morte dei due ragazzi.
I carabinieri sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e determinante sarà la testimonianza di un uomo che, quella sera, era alla guida della sua auto. Agli inquirenti ha avrebbe raccontato di aver visto sfrecciare, davanti e sé la Grande Punto. Una corsa folle, che si è conclusa tragicamente qualche metro avanti, lasciando sull’asfalto i corpi ormai senza vita, dei due gemelli.
I reati ipotizzati a carico del 23enne sono quelli di omicidio colposo plurimo e guida in stato di ebbrezza.
La giustizia farà il suo corso, ma nessuna sentenza potrà lenire il dolore dei familiari, né potrà restituire i due ragazzi alla famiglia, attorno alla quale tutta la città si è stretta.
di Anna Maria di Matteo
da ilgiornaledelmolise.it
ERA RECIDIVO PER GUIDA IN STATO DI EBBREZZA!! ANCHE QUESTO SI CHIAMA OMICIDIO STRADALE. DOPPIO!! E I POLITICI ANCORA MEDITANO!! (ASAPS)