Milano
Travolta e uccisa col figlio: chiesti tre anni per il "pirata"
L'automobilista che travolse e uccise in viale Famagosta una donna incinta al settimo mese di gravidanza e l'altro figlio di quattro anni rischia la condanna a tre anni di reclusione. Questa la richiesta formulata dalla procura al processo con rito abbreviato davanti al gup Roberto Arnaldi. Il rito abbreviato è stato scelto dall'imputato R.A.L., dopo che il gup aveva rigettato il patteggiamento a un anno e otto mesi con la sospensione condizionale della pena.
L'imputato risponde di omicidio colposo e procurato aborto. Il legale di parte civile che assiste il marito della donna uccisa ha chiesto invece dieci anni di carcere per omicidio volontario con dolo eventuale. L'espressione "dolo eventuale" rappresenta il caso in cui chi commette il fatto prevede la possibilità concreta che si verifichi l'evento. L'imputato, un ragazzo di 29 anni, stava viaggiando a circa il doppio della velocità consentita su viale Famagosta (circa 100 km/h), nonostante la pioggia e l'orario serale. La difesa dell'imputato ha chiesto l'assoluzione.
La donna travolta stava attraversando viale Famagosta senza usare il sottopassaggio. Il corpo senza vita del figlio di quattro anni era stato trovato solo dopo qualche ora, quando il marito della donna (ricoverata in gravissime condizioni in ospedale, dove poi è morta) arrivando al nosocomio aveva chiesto appunto notizie dell'altro figlio.
>FOTO - Incidente in viale Famagosta
Massì un rito abbreviato non si nega a nessuno. Chiesti 3 anni. In fin dei conti il conducente ha ucciso una mamma incinta e un bambino di 4 anni. Come dire 1 anno a testa. L'imputato, un ragazzo di 29 anni, stava viaggiando a circa il doppio della velocità consentita su viale Famagosta (circa 100 km/h), nonostante la pioggia e l'orario serale. La difesa dell'imputato ha chiesto l'assoluzione.
Noi chiediamo invece una severa condanna. (ASAPS)