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Resistenza a pubblico ufficiale - Elemento oggettivo - Violenza o minaccia - Sufficienza - Impedimento dell’atto di ufficio o del servizio - Necessità - Esclusione - Fattispecie relativa all’uso di espressioni minacciose per opporsi all’identificazione operata da due carabinieri che redigevano un verbale per infrazione al codice della strada.

(Cass. Pen., Sez. VI, 22 novembre 2013, n. 46743)

Perché sia integrato il delitto di cui all’art. 337 cod. pen. non è necessario che sia impedita, in concreto, la libertà di azione del pubblico ufficiale, essendo sufficiente che si usi violenza o minaccia per opporsi al compimento di un atto di ufficio o di servizio, indipendentemente dall’esito positivo o negativo di tale azione e dall’effettivo verificarsi di un ostacolo al compimento degli atti predetti. (Fattispecie relativa all’uso di espressioni minacciose per opporsi all’identificazione operata da due carabinieri che redigevano un verbale per infrazione al codice della strada).

Venerdì, 22 Novembre 2013
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