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"Se
i pirati sono soggetti pericolosi, allora occorre ’disarmarli’,
revocando loro la patente per un periodo che potrebbe andare da
5 a 10 anni e confiscando la macchina coinvolta". A dichiararlo,
in un’intevista al Quotidiano Nazionale, è il presidente
dell’Associazione degli ’Amici della Stradale’, Giordano Biserni,
in riferimento ai tanti casi di pirateria stradale, nonostante
l’inasprimento delle sanzioni.
"La legge del 2003- spiega Biserni- prevede la sospensione
della patente e l’arresto facoltativo del pirata. Arresto sempre
escluso nel caso in cui chi ha causato l’incidente si presenti
spontaneamente alle forze dell’ordine entro 24 ore. Naturalmente,
a questi primi provvedimenti seguono le successive sanzioni, vale
a dire la pena da tre mesi a tre anni di carcere per chi scappa
dopo aver causato incidente mortale, e la sospensione della patente
da 18 mesi a 5 anni".
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"Il
disegno di legge n. 251- conclude Biserni- prevede già
una maggiore severità in generale per chi provoca incidenti
stradali con lesioni alle persone. In caso di morte, si va da
una condanna minima di 2 anni a un massimo in 5 anni e per lesioni
gravi si può andare da tre mesi a un anno. Il giudice,
inoltre, può disporre come pena accessoria la condanna
a un lavoro di pubblica utilità per un periodo che va da
un mese a sei mesi. Questo risultato, frutto di una battaglia
portata avanti dall’Associazione familiari vittime della strada,
potrebbe interessare anche la pirateria".
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