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Articoli 24/03/2015

CAPS CESENA
“CHIRONE", UN SEMINARIO CARICO DI UMANITA’

Di Andrea Scamperle*

Nel leggere questo breve articolo qualcuno di voi potrebbe avvertire qualche disagio perché non molte persone sono disposte a spendere qualche minuto del proprio tempo per sentire il racconto di situazioni drammaticamente dolorose. Sono però altrettanto convinto che nel parlare di sicurezza stradale sia fondamentale conoscerne ogni aspetto, tanto più se esso rischia di rimanere impresso nel solo inchiostro di un avviso appeso ad una bacheca di polizia.

Il 2, 3 e 4 marzo eravamo poco meno di un centinaio di poliziotti seduti in piccoli gruppi sparsi nell’ampia aula magna della Scuola di polizia di Cesena, dove solamente il colore azzurro delle comode poltroncine aiutava a scordare l’austerità del luogo sulla cui parete di fondo, alle spalle del tavolo dei relatori, puntavano immobili al soffitto le bandiere dei vari stati europei.

L’ambiente era illuminato dalla luce, tanto bianca quanto impersonale, dei freddi tubi al neon che, tra l’altro, contribuiscono ad ingessare ogni cosa dentro la cornice delle tradizioni e della continuità. Per carità, non che ciò sia un demerito, anzi, la memoria storica contribuisce alla crescita, ma talvolta è necessario guardare oltre i confini per aprire la via a nuove esperienze.
Che questo seminario uscisse dagli schemi era chiaro sin dall’inizio e ciò non tanto perché l’età media dei partecipanti era a ridosso dei cinquant’anni, bensì perché i convenuti erano, chi più e chi meno, poliziotti abituati a confrontarsi con l’altrui sofferenza scaturita dalla notizia del decesso di un proprio caro, di un proprio familiare. Un compito, quello della comunicazione ferale, che produce quasi sempre immenso dolore nella persona che riceve la notizia, ma che ferisce profondamente anche chi se ne è fatto carico, ossia il poliziotto.

Sin dall’apertura dei lavori, l’attenzione era concentrata sul tavolo dei relatori tra cui professori universitari, familiari di vittime, testimonials e colleghi con importanti esperienze professionali. In sala ogni movimento del corpo lo possiamo pensare proteso a condividere pensieri - anche attraverso l’intimo silenzio - sul proprio vissuto, con la memoria solcata da ricordi che puntualmente riaffiorano in volo pindarico.

Eravamo tutti lì, in silenzio, seduti nella nostra macchina del tempo che ci portava sul margine dei buchi neri  a guardar dentro al dolore profondo dell’uomo che qualcuno di noi si era illuso di poter dimenticare, di demonizzare, come se i sentimenti provati fossero polvere di stelle lontane da noi anni luce. Ma ahimè non è così, la macchina del tempo, come la traiettoria tracciata da un boomerang, torna nell’esatto punto di partenza e l’aver viaggiato attorno ai buchi neri ha senso solo se si traduce nella virtuosa condivisione delle esperienze per poter così aiutare altri poliziotti e familiari a superare l’impatto della comunicazione ferale,che costituisce l’inizio della complessa elaborazione del lutto.

Ci sono aspetti del servizio di polizia che sono talmente articolati da richiedere in chi li affronta una straordinaria sensibilità e proprio in virtù di questo i lavori, durati tre giorni, ci hanno visti gomito a gomito sui banchi di scuola a confrontarci su come e cosa è giusto fare per aiutare le persone colpite eventi tragici. Un brainstorming durato molte ore e terminato solamente a sera inoltrata, stanchi ma consci dell’importanza del servizio svolto. Ne è uscita una bozza di linee guida più che di regole, che vuole colmare la distanza tra soccorritori, poliziotti e famiglie affinché il dolore non debba conoscere altre difficoltà.

Il seminario “Chirone” ha visto la partecipazione della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria, della Polizia delle Comunicazioni e della Polizia Municipale delle città di Milano, Bari, Torino, Bologna, Firenze e Verona. I poliziotti hanno lavorato al fianco dell'Università Sapienza di Roma, di ANIA, di ANCI, di Stefano Guarnieri dell'Associazione Lorenzo Guarnieri e di Andrea Conti del G.S.C. Giambenini di Pescantina (VR).


*Ispettore capo Polizia Stradale Verona
Andrea Scamperle
Tutor Icaro
Polstrada Verona


Un importante seminario al CAPS di Cesena. Come confrontarsi con la comunicazione del dolore. (ASAPS)


Martedì, 24 Marzo 2015
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