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Omicidio stradale 25/03/2015

Omicidio Stradale: sit-in in 24 città per dire basta all'impunità di chi uccide al volante
L'ASAPS a Firenze, insieme alle associazioni “Gabriele Borgogni” e “Lorenzo Guarnieri”
Al termine dell'iniziativa voluta da Marina Fontana, presentato in commissione giustizia il testo unificato sulla nuova forma di reato

I rappresentanti delle associazioni Lorenzo Guarnieri, Gabriele Borgogni e di ASAPS durante il sit in per l’Omicidio stradale davanti alla Prefettura di Firenze, con loro il sindaco di Firenze Dario Nardella - Foto Gianni Pasquini

(ASAPS) Firenze, 25 marzo 2015 – Omicidio Stradale subito: lo hanno chiesto in 24 città italiane, contemporaneamente, una moltitudine di associazioni e privati cittadini, tra cui l'ASAPS, scesa in piazza a Firenze col presidente Giordano Biserni, insieme alle associazioni “Lorenzo Guarnieri” e Gabriele Borgognii”, davanti alla Prefettura, in adesione all'iniziativa ideata da Marina Fontana, vedova della strada: a lei, lo scorso luglio, la strada ha strappato il marito Roberto Cona, ucciso da un autotreno che piombò sulla loro auto ferma in una coda dell'A1.

Alla manifestazione insieme ai rappresentanti delle tre sigle promotrci della proposta di legge ha partecipato anche lo stesso sindaco Dario Nardella, successore di quel Matteo Renzi che da sindaco della città gigliata  fu primo firmatario della nostra proposta.
La frustrazione della gente continua a crescere, soprattutto dopo l'ultima “mazzata” della Cassazione, che ha  annullato la condanna a 21 anni, comminata in primo grado e confermata in secondo grado, all'uomo che nel 2011 uccise 4 ragazzi francesi, guidando per 30 chilometri contromano e in stato di ubriachezza, e dopo la notizia che l'ennesimo pirata della strada, dopo essersi costituito a un giorno dalla morte di un 15enne a Monza, è stato semplicemente denunciato a piede libero. Più o meno in contemporanea, il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha dichiarato che avrebbe portato in Consiglio dei ministri la proposta di varare un provvedimento, mentre dal ministro della Giustizia si continuano a non avere notizie circa il proprio parere.

Ci farebbe davvero piacere conoscere il pensiero di Andrea Orlando, visto che tutti i casi di omicidio stradale si arenano puntualmente allo scranno di un pubblico ministero o di un giudice, non importa di quale grado, senza comunque superare mai il vaglio della Cassazione. E visto che i molti ex magistrati o avvocati che compongono il parlamento, sostengono l'impraticabilità del percorso legislativo spiegando che le leggi attuali basterebbero da sole a garantire l'applicazione di pene congrue, un pronunciamento del Guardasigilli non guasterebbe davvero.

Intanto, mentre nelle piazze si manifestava silenziosamente, ognuno col proprio simbolo o slogan, a Roma, in commissione Giustizia del Senato, il senatore PD Giuseppe Luigi Salvatore Cucca, ha presentato il testo unificato sul nuovo reato di omicidio stradale. Cucca pare aver dribblato le tesi di molti suoi colleghi chiamando in causa le pronunce giurisprudenziali sull'argomento, alzando, e di parecchio, le pene: da 8 a 12 anni in caso di morte provocata da conducente in stato di ebbrezza, da 6 a 9 anni in caso di morte provocata da veicolo lanciato a velocità pari al doppio di quella consentita. Quest'ultima ipotesi, ci sembra particolarmente sensata e diretta alla tutela delle fasce deboli (pedoni e ciclisti), visto che è molto facile per i pirati raggiungere i 100 all'ora in centro urbano, mentre in autostrada diventerebbe solo un quasi inutile caso di scuola.

Leggeremo la proposta con attenzione e ci pronunceremo nei prossimi giorni, ma con dei numeri del genere ci sembra che finalmente si cominci a ragionare. Di certo, è importante che se ne parli. È importante che al grido di dolore delle vittime e dei loro familiari, all'esigenza di giustizia che una morte provocata sulla strada comporta, ci sia ora la giusta attenzione della classe politica, a patto che non si tratti della solita comparsata per fini elettorali. Noi affermiamo un semplice principio: si può essere onesti anche guidando e chi non lo è, deve essere punito. Soprattutto se uccide. (ASAPS)

 

>Modifiche al Codice Penale e introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali
Testo base in discussione alla Commissione Giustizia del Senato

>Roma in piazza chiede l'omicidio stradale: "Vittime uccise una seconda volta dall'indifferenza"
Sit in ieri pomeriggio in piazza Santi Apostoli, e contemporaneamente in diverse città d'Italia. In piazza i familiari di Stella Manzi, di Giulia Porfiri, di Mario e Maria Manenti, tutte vittime della strade romane

>Rassegna stampa sulle manifestazioni a favore dell’Omicidio stradale



Questa volta, tutti insieme, pensiamo di aver dato una bella spinta alla proposta dell’Omicidio Stradale e una spallata agli oppositori di professione. (ASAPS)

Mercoledì, 25 Marzo 2015
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