Rifiuti pericolosi in andata, grano al ritorno: denunciate 37 ditte di autotrasporto
Trasportavano dall'Italia verso l'estero amianto, fanghi di depurazione, scarti di fonderia e ceneri. Poi dall'estero rientravani in Italia caricando sugli stessi semirimorchi grano destinato a mulini sparsi tra Emilia e Lombardia, per la precisione Mantova, Goito, Marcaria, Bologna, Modena, Parma e Reggio Emilia. Un traffico illecito scoperto dalla Guardia forestale di Reggio Emilia e dalla sezione anticrimine del comando di Bolognae che ha portato alla denuncia di 37 persone legate a una trentina di ditte di trasporto per le quali si ipotizzani i reati di adulterazione di sostanze alimentari destinate all'alimentazione, falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e gestione e trasporto illecito di rifiuti speciali. Dei 37 indagati 9 sono italiani (4 della provincia di Trento, 3 di Bolzano, uno di Imperia e uno di Padova) e 28 stranieri (14 tedeschi, 5 austriaci, 5 ungheresi, 3 sloveni, un romeno e uno slovacco), tutti titolari di aziende di autotrasporto. Non risultano invece indagati i titolari dei mulini coinvolti.
Nel corso dell'operazione, definita "Grano sicuro", sono stati sequestrati 3000 quintali di grano sfuso ad uso alimentare e diversi camion.