Se ci sono
ancora dubbi sulla forte permanenza degli effetti positivi della Patente
a punti sulla sinistrosità, sembra non esistano invece molti
dubbi sul fatto che il dopo PaP ha alimentato le reazioni scomposte,
aggressive e spesso violente nei confronti delle divise che operano
sulla strada. Ci verrebbe da dire che in qualche caso i punti persi
dai conducenti li hanno dovuti subire gli agenti...
Dopo avere osservato che dal novembre scorso gli episodi di aggressione
rilevati sulla stampa nazionale erano in evidente crescita, l’Asaps
ha pensato di monitorare il fenomeno istituendo un proprio file con
la raccolta dei dati, non a caso denominato in modo autoironico: "Sbirri
pikkiati" (termine mutuato da un commento in un forum di una rivista
specializzata) ed ha realizzato un apposito cassetto sul sito dell’associazione
www.asaps.it intitolato: "aggressioni", nel
quale sono stati inseriti solo alcuni degli episodi di violenza contro
le divise.
Pur non avendo avuto la pretesa di raccogliere tutti i dati dei reali
casi di aggressione di agenti in conseguenza di controlli stradali,
sono emersi risultati numericamente e qualitativamente allarmanti.
Sono stati esclusi dal conteggio gli episodi di sola intemperanza verbale,
sfociati in ingiurie, (l’oltraggio è stato abolito), perché
numerosissimi e quasi mai riportati dalla stampa.
Dal 1° novembre 2003 al 30 luglio 2004 sono stati ben 71 gli
episodi nei quali i conducenti di veicoli sottoposti a controllo hanno
aggredito fisicamente gli agenti e questi hanno riportato lesioni più
o meno gravi. Gli episodi di violenza sono costituiti da spinte, schiaffi,
pugni, fino a vere e proprie risse o tentativi di investimento col veicolo.
Ricordiamo che dei 71 episodi archiviati, 19 sono stati conseguenti
a controlli con l’etilometro.
In particolare le aggressioni hanno riguardato:
- la Polizia di Stato (compresa la Polizia Stradale che effettua numerosi
controlli con l’etilometro) in 35 episodi,
- la Polizia Municipale in 24 episodi
- i Carabinieri in 15 episodi
Il totale è superiore a 71 in quanto alcune aggressioni hanno
riguardato pattuglie di più corpi.
34 aggressioni sono avvenute di notte e 33 di giorno. (in alcuni casi
non è stato possibile accertare l’ora).
In 41 casi gli aggressori erano cittadini italiani in 28 casi stranieri.
(In due caso non è stato possibile identificare la nazionalità).
Emerge, seppur con un calcolo approssimativo, rapportato agli episodi
raccolti dalla stampa negli anni precedenti, un considerevole aumento
dell’aggressività, con un numero di casi almeno doppio, quasi
si assistesse ad un forte indebolimento, ad una perdita di rispetto della
figura che in divisa rappresenta lo Stato, in parte anche addebitabile
alla ormai evidente scarsa considerazione per questi reati.
Nota: Il lavoro di analisi di Asaps si è basato, nel tempo,
su una selezione degli episodi considerati indicatori di un fenomeno
in evoluzione: episodi dei quali si è avuta notizia per mezzo
dei propri referenti e per mezzo degli organi di stampa. In alcuni casi
le notizie non sono pervenute complete.
Giordano
Biserni
Presidente
Asaps