Il giudice annulla una multa dell’autovelox con Google Maps
Savona - Ma quale tratto urbano? Lì c’è soltanto campagna, qualche casa sparsa, non di più. Strada provinciale che da Toirano conduce a Borghetto Santo Spirito: il confine fra i due paesi è a poche centinaia di metri. Laggiù c’è l’inizio dell’abitato di Borghetto, con capannoni industriali, le prime case. Qui, invece, siano alla fine del territorio di Toirano e l’immagine tratta da Google Maps, mostra orti, aperta campagna, il cimitero.
Centro abitato? «No» sostiene il giudice del tribunale Strefano Poggio che nei giorni scorsi ha accolto un ricorso presentato dall’avvocato Elio Paleologo di Loano e ha annullato una multa per eccesso di velocità (150 euro e due punti in meno sulla patente) comminata a una sua cliente. L’impietoso telelaser aveva rilevato una velocità di settanta chilometri orari, non consentita in un tratto urbano dove il limite dei cinquanta. «Ma quale tratto urbano? Dove sono le case?» ha obiettato il legale nel ricorso, richiamandosi fra l’altro all’articolo 3 del codice della strada che definisce per centro abitato «l’insieme di edifici, delimitato lungo le vie di accesso da appositi segnali di inizio e fine.
E intende per insieme di edifici un raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili, costituito da non meno di 25 fabbricati». E se non bastavano le argomentazioni difensive ecco l’immagine di Google Maps (fra l’altro prodotta dal Comune di Toirano, controparte nella causa), che si è probabilmente rivelata decisiva. Lo scrive il giudice nella motivazione della sentenza con cui ha anche disapplicato la deliberazione della giunta di Toirano che ha incluso il tratto di strada in questione all’interno del centro abitato:
«Dall’immagine - si legge - relativa allo stato dei luoghi emerge che quello fotografato non può in nessun modo assurgere al rango di centro abitato. Non si scorge la presenza di almeno 25 fabbricati continui quanto piuttosto di ampie zone di campagna, al più intervallate qua e là dà episodi edilizi isolati’’ non sufficienti a giustificare la classificazione operata dal Comune». «Certamente - prosegue il giudice - non può escludersi che esigenze di sicurezza consiglino all’Ente l’imposizione, con riferimento a particolari tratti stradali e a prescindere dalla collocazione all’interno del perimetro urbano, di un limite di velocità moderato. Le ragioni dovranno però essere oggetto di specifica motivazione, del tutto assente in questo caso».
La strada dunque, secondo il giudice del tribunale di Savona è da classificarsi extraurbana e quindi non ha ragione di esistere il limite dei cinquanta chilometri orari. Una sentenza clamorosa, perché a questo punto altri automobilisti multati per eccesso di velocità in quel tratto di strada provinciale fra Toirano e Borghetto Santo Spirito potrebbero chiedere l’annullamento della contravvenzione.
di Claudio Vimercati
da ilsecoloxix.it
Un’altra sentenza abbastanza clamorosa che non mette in discussione l’autovelox, ma il concetto di “Centro urbano” così come definito dal Codice della Strada.(ASAPS)