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Notizie brevi 16/05/2015

Belforte
Rumeni arrestati sull'A26: rubavano gasolio dai Tir

Una pattuglia è entrata in azione all'altezza dell'area di parcheggio Betulle. I due ladri in pochi minuti avevano sottratto centinaia di litri di gasolio. Ora sono in attesa della convalida della misura
Foto di repertorio dalla rete

BELFORTE - Si chiamano D.F. e A.G.V. i due cittadini rumeni, autisti di un mezzo industriale con targa rumena, che avevano escogitato un “sistema” per ridurre le spese di viaggio. Avevano fatto installare sul proprio mezzo una pompa occultata nella zona riservata al motore e collegata al serbatoio di rifornimento del camion. In orario notturno, trovato il luogo ed il camion giusto, si sono affiancati a quel mezzo fermo (il cui autista stava dormendo) ed in pochi minuti hanno “aspirato” il carburante dal suo serbatoio versandolo direttamente nel proprio.  Pochi minuti e centinaia di litri di gasolio sono stati recuperati senza spendere un euro.
Qualche giorno fa una pattuglia in servizio di vigilanza stradale sull’autostrada A/26 dei trafori direzione sud, all’interno dell’area di parcheggio denominata “Betulle”, ha notato un trattore stradale con targa rumena fermo tra i diversi mezzi industriali in sosta, i cui occupanti erano in procinto di riprendere la marcia. L’area occupata dal veicolo industriale rumeno era impregnata di un forte odore di gasolio e gli occupanti hanno dimostrato evidenti segni di agitazione. Adiacente al mezzo pesante rumeno era parcheggiato un veicolo industriale portoghese, con a bordo il solo autista, intento a dormire. Svegliato l’autista, i pattuglianti hanno proceduto al controllo del mezzo, rinvenendo il tappo del serbatoio forzato ed il serbatoio medesimo prosciugato dei circa 400/500 litri contenuti, per un valore tra i 600 ed i 750 euro.


Gli agenti della Polizia di Stato hanno, pertanto, a tratto in arresto i cittadini di nazionalità  rumena D.F. e A.G.V., in quanto colti nella flagranza del delitto di furto pluriaggravato. Sono stati sottoposti a sequestro i fili elettrici per la rapida connessione della pompa idraulica con la batteria del veicolo, tubi in caucciù, tre cacciaviti di varie dimensioni con la parte metallica piegata ad L e tre bidoni da 25 litri ciascuno pieni di gasolio. Dell’avvenuto arresto in flagranza è stato notiziato il P.M. competente, il quale, non ritenendo di dover chiedere l’applicazione di misure cautelari, ha disposto l’immediata liberazione degli arrestati, in attesa dell’udienza di convalida della suindicata misura precautelare.


Redazione - redazione@ovadaonline.net
 


 

MA ATTENZIONE A COME FUNZIONA IL “SISTEMA”  GIUSTIZIA
Infatti il “Sistema” Giustizia non li porta in "direttissima "perché incensurati (e non ritiene di dover chiedere misura cautelare) -art. 121 norme di att. cpp
allora....
Eppure un giudizio per direttissima (che si sarebbe concluso di certo con un patteggiamento) avrebbe cancellato quella condizione di "incensurato"....
Invece faremo il processo fra qualche anno, con tempi e spese maggiorate, in assenza degli imputati (che nel frattempo sono rientrati nel paese di origine) sempre sperando che la "prescrizione" non butti via tutto! Capito come funziona??
Immaginate la motivazione in genere dei poliziotti e dei carabinieri.
(ASAPS)
 

Sabato, 16 Maggio 2015
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