Polizia Stradale di Seriate (Bg)
CONTINUA CON SUCCESSO LA RICERCA DI VEICOLI INDUSTRIALI I CUI CONDUCENTI CIRCOLANO CON IL CRONOTACHIGRAFO ALTERATO.
ECCONE UN ALTRO
Ancora un “CRONOTAROCCO” scovato dalla Sottosezione Polizia Stradale di Seriate (Bg).
Questa volta a farne le spese è stato un autotrasportatore di origini baresi, di 42 anni, alla guida di un trattore stradale Iveco .
Il tutto è avvenuto il 19 maggio, verso le 05.30, al casello di Seriate (Bg) dove una pattuglia, a fine turno, era intenta a effettuare gli ultimi controlli sui veicoli pesanti al fine di contrastare illeciti amministrativi sulla violazione dei tempi di guida e riposo.
Infatti, proprio l’ultimo controllo ha portato i risultati sperati. Dopo aver intimato l'alt ad un autoarticolato, gli agenti si accorgevano dalla lettura dei fogli di registrazione del cronotachigrafo che lo stesso risultava in attività di riposto nonostante fosse in movimento.
Chieste spiegazioni all'autista, questi si giustificava asserendo di essere partito da poco da una vicina piazzola di sosta autostradale; pertanto il tachigrafo non aveva ancora registrato l’attività di guida.
Gli agenti, però, non nuovi a questo genere di giustificazioni, decidevano di approfondire il controllo scortando il veicolo presso una officina della zona dove il tecnico specializzato, nello smontare il cruscotto, notava dei cablaggi “anomali” collegati ad una scheda in silicio, a sua volta collegata ad un sensore cosiddetto “fantasma”, perché riusciva a bypassare l’originale ed il circuito veniva chiuso da una calamita che veniva appoggiata su un tasto del cruscotto, mandando così in pausa il cronotachigrafo.
Il circuito veniva comandato da una calamita
L’intera apparecchiatura veniva sottoposta a sequestro amministrativo ai fini di confisca, il conducente veniva sanzionato ai sensi dell’articolo 179, comma 9°, del codice della strada, con una sanzione pari ad euro 1.696 e conseguente ritiro della patente di guida.
Anche la ditta proprietaria del veicolo non usciva indenne dall’attività di accertamento della Polizia Stradale. Ad essa, infatti, veniva contestata la violazione prevista e punita dall’art. 179, comma 3 del C.d.S., con applicazione di una sanzione amministrativa pari ad euro 818.
In una giornata di controlli mirati dall’ultimo veicolo analizzato sbuca al sorpresa. (ASAPS)