Mercoledì 20 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 27/05/2015

Più sicurezza per i lavori sulle nostre strade

E' stato appena firmato a Palazzo Chigi un protocollo d’intesa tra ministeri delle Infrastrutture e dell'Ambiente, #italiaisicura e Autorità nazionale anticorruzione

Più sicurezza per i lavori sulle nostre strade. Le infiltrazioni della malavita negli appalti per le opere viarie pubbliche hanno portato tragiche conseguenze per l’incolumità degli utenti della rete stradale nazionale. La mancanza di trasparenza nella gestione delle varie fasi ha permesso alle organizzazioni criminali di insinuarsi nel meccanismo e mettere le mani sull’esecuzione di lavori finalizzati a trarre il maggior profitto possibile in barba alla sicurezza strutturale.

Un passo aventi per scongiurare il ripetersi di episodi tragici è stato fatto con il protocollo d’intesa appena firmato a Palazzo Chigi tra ministeri Infrastrutture e Ambiente, #italiaisicura e Autorità nazionale anticorruzione che prevede di rendere disponibile online la nuova cartografia e l’“open data dei cantieri” (http://mappa.italiasicura.gov.it/#/home), all’insegna della legalità e della trasparenza con i dati accessibili a tutti i cittadini sulle prime 1.772 opere per 2.301 milioni di euro attualmente in cantiere per il contrasto al dissesto idrogeologico.
“La recente frana che ha distrutto il viadotto della A19 in Sicilia – ha dichiarato Erasmo D’Angelis, capo struttura #italiasicura della Presidenza del Consiglio – così come altri episodi di crolli sulle nostre strade sono lo specchio di un Paese che non si è mai preoccupato della qualità dei monitoraggi, della cura e manutenzione ordinaria del nostro territorio anche nelle Regioni più a rischio.

Anche per questo il Governo ha messo al centro della sua opera di prevenzione la trasparenza degli appalti e il controllo popolare sul l’operato delle amministrazioni e sui cantieri anche attraverso il web con un’Italia open data grazie alla quale i cittadini possono seguire in tempo reale le opere, comune per comune”.

Grazie al protocollo siglato dai ministri delle Infrastrutture, Graziano Delrio, dell’Ambiente Gian Luca Galletti, dal presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone e dal Coordinatore della struttura di missione della presidenza del Consiglio #italiasicura contro il dissesto idrogeologico, Erasmo D’Angelis – fanno sapere da Palazzo Chigi – si potranno ottenere procedure chiare, tutte mirate alla massima trasparenza, comprese le opere da realizzare con estrema urgenza per pericoli incombenti di frane o alluvione, per una impresa che per la prima volta impegna per 7.120 opere e interventi ingenti risorse pari a 9 miliardi in 7 anni (5 miliardi dal Fondo sviluppo e coesione, 2 da cofinanziamenti regionali ed europei e 2 recuperati dai fondi non spesi in 15 anni). Già avviato il Piano città metropolitane che prevede 157 importanti opere per 1.2 miliardi di euro.

Il protocollo d’intesa fissa paletti rigidi per il rispetto delle regole e per rendere trasparente la gestione degli appalti pubblici e delle procedure di gara che saranno gestite da tutti i presidenti delle regioni nominati commissari di governo contro il dissesto.
L’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone procederà poi al controllo attraverso verifiche rigorose, anche a campione, in modo da assicurare la regolarità di tutte le fasi e la massima trasparenza. L’azione di controllo sarà poi resa più semplice anche dall’introduzione in tutte le regioni della piattaforma telematica per la gestione delle gare d’appalto, già sperimentata attraverso il supporto tecnico di Invitalia in Sicilia, Puglia e Calabria dove gli affidamenti si sono svolti senza ricorsi o problemi nelle procedure.
Sicuramente la firma di questo protocollo di intesa servirà a garantire maggiore sicurezza per chi viaggia sulle nostre strade, c’è solo il rammarico per il fatto che non sia stato siglato prima. (m.r.)

da repubblica.it/motori

Mercoledì, 27 Maggio 2015
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK