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Notizie brevi 27/05/2015

Folle gioco: quattro bambini si stendono sull’asfalto aspettando le auto

Rubiera, le persone al volante frenano in tempo ma è uno choc
Rubiera, l’incrocio della 'roulette russa' tra via Paduli e via Togliatti

Rubiera (Reggio Emilia), 26 maggio 2015 - «Ecco, sta arrivando la macchina». Poi tutti giù per terra in mezzo alla strada, simulando un incidente con le loro biciclette. A un soffio dall’auto che sta per sopraggiungere. Come a sfidare la sorte. Un assurdo brivido col rischio di essere travolti. È il «gioco» (se così si può chiamare) pericoloso che quattro ragazzini sugli 11-12 anni si divertivano a fare domenica sera attorno alle 19,30 in via Paduli a Rubiera, all’altezza dell’incrocio che porta alla Bocciofila.

Chi ha visto tutto questo ha raccontato tutto alla polizia municipale e ai carabinieri di Rubiera. «Ero a passeggio proprio lì in quella zona ieri sera (domenica, ndr) – racconta Rossana Gozzi – Ho visto quattro ragazzini in bici che si appostavano all’incrocio in attesa dell’arrivo di un auto e quando questa si avvicinava, loro attraversavano l’incrocio simulando un incidente ciclistico cadendo tutti a terra in mezzo alla strada. Chi era alla guida fortunatamente si è accorto della loro presenza in lontananza e si è fermata in tempo. Ero incredula e lì per lì non ho realizzato cosa stessero facendo».

A questo punto Rossana decide di capire meglio e si nasconde dietro un cespuglio per osservare i ragazzini. «Poco dopo – continua – ho sentito che uno di loro gridava: «Arriva arriva la macchina». Ed ecco che replicano lo stesso giochino. Si sono urtati apposta tra di loro e si sono sdraiati in mezzo alla strada con l’auto che si avvicinava sempre di più. L’automobilista ha dovuto inchiodare ed era impaurito. Avevo i brividi. Chi guida e si trova all’improvviso una situazione del genere davanti, non si sa mai come possa reagire. Si rischia una strage oppure che una macchina per evitarli si schianti contro qualcosa o qualcun altro. È un gioco assurdo». Rossana non ci ha più visto e ha provato a rimproverare i ragazzini, gridandogli e chiedendogli di fermarsi. Ma questi sono fuggiti in sella alla bicicletta. «Non avevo il cellulare dietro – conclude - altrimenti li avrei fotografati e avrei chiamato la polizia subito. Ho denunciato tutto perché non vorrei che ripetessero tutto in un altro posto».

 

di Daniele Petrone
da ilrestodelcarlino.it


Qualcosa nell’educazione stradale e informazione non ha funzionato. (ASAPS)

Mercoledì, 27 Maggio 2015
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